Razzismo nei dilettanti: insulti al bomber del Valle Olona. Lui reagisce e viene espulso

Ancora un episodio di razzismo sui campi di calcio dilettantistici. Come riporta Il Giorno, durante il derby di Prima Categoria tra Valle Olona e Marnate Gorla – vinto 1-0 allo scadere dagli ospiti, attuali capolisti del girone - alcuni tifosi avrebbero rivolto insulti razzisti a Diao, attaccante della formazione di casa.
Secondo la ricostruzione, i cori discriminatori sarebbero partiti nel corso del secondo tempo, prendendo di mira il giocatore fino all’episodio che ha portato alla sua espulsione nel concitato finale di gara, quando Diao avrebbe reagito alle offese. Il direttore di gara, Ahmed Elnahif di Abbiategrasso, ha sventolato in totale sei cartellini rossi, in un match terminato poi tra tensioni e una rissa nei pressi degli spogliatoi.
"Al triplice fischio Diao è andato verso quei supporter che lo avevano insultato e si è preso anche l’espulsione", ha spiegato la società di casa, che si è detta indignata per quanto accaduto.
Il presidente del Valle Olona, Berti, ha denunciato la gravità dell’accaduto: "l nostro calciatore è stato preso di mira da tre o quattro tifosi avversari, non di più. Ci ha raccontato di essere stato apostrofato con frasi come “negro di m…” e “mangia banane”. Il direttore di gara avrebbe dovuto sospendere la partita, ma non l’ha fatto. Stiamo cercando di capire con la Federazione perché il protocollo non sia stato applicato".
Più prudente la posizione del patron del Marnate Gorla, Bernasconi: "Sono dispiaciuto, perché episodi del genere non dovrebbero mai verificarsi. Si è trattato di un’escalation, ma non ho certezza della cronologia dei fatti. Se avessi sentito cori razzisti, sarei intervenuto personalmente".
Anche il mondo istituzionale ha preso posizione. L’assessore allo sport di Fagnano, Dario Moretti, ha commentato a ilbustese.it: "Gli insulti razzisti sul campo di calcio sono un segnale grave e inaccettabile. Il calcio dovrebbe unire, non dividere. Serve una presa di posizione netta, per educare e punire i responsabili difendendo i valori fondamentali dello sport e della convivenza civile". La vicenda è ora al vaglio del giudice sportivo, che nelle prossime ore si pronuncerà sulla base del referto arbitrale.
