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Xavi: "Pallone d'Oro più che meritato per Dembelé. Spagna? Tra le favorite al Mondiale"

Xavi: "Pallone d'Oro più che meritato per Dembelé. Spagna? Tra le favorite al Mondiale"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 21:11Calcio estero
Pierpaolo Matrone

La Spagna sarà una delle nazionali favorite al trionfo nel Mondiale del 2026. Parola di Xavi Hernandez, ex stella della Roja e del Barcellona, oggi allenatore, intervistato da Foot Mercato: "La Spagna ha appena vinto l'Europeo e dispone di un gruppo che lavora insieme a Luis de la Fuente da anni. Stanno facendo un ottimo lavoro e hanno giocatori in ogni ruolo che possono fare la differenza. C'è tanto talento, con calciatori competitivi ed esperti, molti dei quali hanno già vinto tutto. Certo, il Mondiale è un torneo diverso, ma li vedo molto forti. Luis de la Fuente sta svolgendo un lavoro eccellente e ha la fiducia necessaria per fare la differenza. Hanno giocatori decisivi in attacco, un centrocampo solido e una difesa che combina esperienza e gioventù. Sarà davvero difficile battere la Spagna".

Noti delle differenze tra il modo di giocare delle nazionali e quello dei grandi club europei, in termini di stile di gioco?
"No, non direi. La Spagna è molto simile al Barça e ad altre squadre che vogliono avere il possesso della palla e essere protagoniste. Luis de la Fuente non è uno che si limita a difendere; vuole pressare alto, mantenere il possesso e giocare nella metà campo avversaria. È un allenatore offensivo. È vero che, in certe situazioni, sanno anche difendere bene quando sono in vantaggio, gestendo il gioco e ripartendo in contropiede con giocatori come Lamine e Nico. Sono forti anche in transizione, dominano in tutti gli aspetti del gioco. Ma, in generale, la Spagna è una squadra molto offensiva, che desidera dominare e controllare la partita. Guardare la Spagna giocare è un vero piacere per gli spettatori".

Vedi delle somiglianze tra il modo di giocare del tuo Barça con Luis Enrique e quello dell'attuale PSG?
"Sì, sono abbastanza simili. Entrambi vogliono avere il possesso della palla e essere protagonisti. Luis Enrique, ad esempio, è un allenatore che non concepisce la ritirata; desidera pressare per tutti i 90 minuti. Hansi Flick, invece, gioca con una linea difensiva molto alta, e ogni tecnico ha il suo approccio. Ma c'è una grande somiglianza con ciò che cercano il Barça e il Paris Saint-Germain".

Ousmane Dembélé ha appena vinto il Pallone d'Oro. Lo vedi come un giocatore maturato che gioca in modo diverso rispetto a quando ha iniziato?
"Ousmane è un giocatore eccezionale, lo sapevamo fin dal suo arrivo al Barcellona. Abbiamo visto tutto il suo potenziale e abbiamo lavorato duramente per farlo sentire a suo agio e felice. Ha dimostrato una grande capacità di crescita e una vera voglia di imparare, e con noi ha fatto progressi notevoli. Poi è arrivata l'offerta del Paris Saint-Germain, si è trasferito a Parigi ed è esploso completamente. Ora è felice lì, si sente la stella della squadra e del progetto. Inoltre, hanno vinto la Champions League, dove ha brillato con tanti gol e assist. Ha fatto davvero la differenza. È un giocatore straordinario e il Pallone d'Oro è più che meritato".

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