Sassuolo, Prugna: "La Serie A era un sogno. Che bello ora vedere tante bambine giocare"
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TUTTO mercato WEBNel corso dell'incontro con gli studenti di alcune scuole di Sassuolo nell'ambito del Progetto Scuole di Generazione S è intervenuta, al fianco del collega Pedro Obiang, anche la centrocampista neroverde Cecilia Prugna che ha raccontato i suoi inizi e come si è evoluto il calcio femminile nel corso degli ultimi anni: "Ho iniziato a giocare a 7 anni, con i maschi. Qualche volta venivo presa in giro, ma sapevo farmi rispettare in campo e a fine partita mi facevano i complimenti, il calcio è uno sport democratico. - racconta la classe '97 come si legge sul sito del club emiliano - Non è facile sentire queste cose, la mia voglia di giocare però era più grande e avevo il supporto dei miei compagni. Anche i miei genitori mi hanno sempre supportata, so che non è stato così per tutte, adesso è bello vedere che tante ragazze hanno la possibilità di giocare”.
“Arrivare in Serie A era un sogno e realizzarlo è stato qualcosa di sorprendente. - prosegue Prugna -Ho dovuto lavorare duramente e superare momenti difficili, ma in un contesto così bello come il Sassuolo ce l’ho fatta”.
Infine un passaggio sugli ostacoli da affrontare: “Situazioni come quelle che mi sono capitate quando ero agli inizi mi hanno resa più forte. La costanza è una delle abilità necessarie per realizzare i propri sogni; trovare le motivazioni nei momenti difficili, come le sconfitte, è fondamentale perché ci aiuta a capire quanto vogliamo raggiungere l’obiettivo”.



































































