Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Schroffenegger sul collasso polmonare: "Temevo un infarto. Bisogna parlare di più di certe cose"

Schroffenegger sul collasso polmonare: "Temevo un infarto. Bisogna parlare di più di certe cose"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Tommaso Maschio
Oggi alle 15:49Calcio femminile
Tommaso Maschio

Non riuscivo a respirare, pensavo di avere un infarto. Ero in campo a fare un lavoro di riabilitazione dopo l’intervento al tendine d’Achille e, mentre facevo una pausa tra due esercizi, non riuscivo a respirare. Non era normale”. La portiera del Como Women Katja Schroffenegger parla così dei problemi che l’hanno condizionata nell’ultimo anno con non solo il problema al tendine, ma anche un collasso polmonare che ha rischiato di porre fine alla sua carriera e avere conseguenze ancora più gravi: “Mi ha portato in ospedale e ricordo di essermi chiesta se potesse essere un infarto, anche se il dolore era sul lato destro del petto. I medici mi hanno immediatamente fatto un ECG per controllare il mio cuore, e quando è emerso chiaramente mi hanno fatto una radiografia e hanno scoperto che il mio polmone destro era collassato. Non c’è stato alcun avvertimento, nessun trauma in anticipo. Tutto quello che so è che un momento stavo bene e quello dopo mi sentivo come se stessi lottando per la mia vita. - prosegue Schroffenegger - medici hanno operato immediatamente, spiegando che la condizione era estremamente grave e necessitava di un intervento immediato. Mi hanno messo un tubo e mi hanno pompato il polmone, assicurandomi di poter respirare di nuovo normalmente. Tuttavia, avevo bisogno di un’altra operazione per evitare che potesse accadere di nuovo e così mi sono sottoposta all’intervento e dopo due settimane mi hanno dimessa”.

La calciatrice parla poi dell’importanza di avere alle spalle una società come quella lariana: “Mentre ero in ospedale il Como mi ha reso le cose più facili dandomi un canale diretto con il medico del club che mi ha trasmesso le informazioni pertinenti, in modo che potessi concentrarmi solo sul miglioramento. Sono stata fortunata perché il Como ha anche un osteopata come parte dell’equipe medica e sto ancora beneficiando di questo supporto mentre continuo a costruire la mia forza. - prosegue Schroffenegger – Tuttavia non tutte le calciatrici hanno questa possibilità e c’è un altro supporto, come la fisioterapia respiratoria, che non era possibile con il budget a disposizione di una giocatrice di calcio femminile, nemmeno in Serie A”.

“Ho parlato con il mio medico che lavora con una squadra maschile di Serie A e mi ha detto che un bel po’ di giocatori hanno avuto un tipo di collasso polmonare o altro, ma nessuno di loro ne parla. - conclude la calciatrice lariana – Certo ci sono vari gradi, e il mio era piuttosto grave, ma non c’è motivo di non parlarne o tacere su questi infortuni. Dovremmo parlare delle nostre esperienze, di come si sono sviluppate e di come ci siamo riprese. La parte peggiore di questo per me è stata la paura dell’ignoto e spero che parlandone possa aiutare il prossimo giocatore a cui succederà. I nostri corpi sono così importanti per la nostra carriera e non dovremmo dover indovinare quali passi dobbiamo fare per proteggerli”.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile