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Stromberg: "L'Italia è tedesca, il Belgio non ancora al top. Gara da 50-50"

ESCLUSIVA TMW - Stromberg: "L'Italia è tedesca, il Belgio non ancora al top. Gara da 50-50"TUTTO mercato WEB
venerdì 2 luglio 2021, 12:21Euro 2020
di Ivan Cardia
fonte Intervista a cura di Tancredi Palmeri, da Monaco di Baviera

Raggiunto da TMW in quel di Monaco di Baviera, Glenn Stromberg, icona dell’Atalanta e oggi commentatore televisivo per la TV svedese, dice la sua su Belgio-Italia di questa sera: “È veramente stupendo vedere tanti giocatori dell’Atalanta segnare. Ed è bello vedere un’Italia unita dietro una squadra unita che vuole fare bene: ora che la Svezia è uscita, mi resta solo questa squadra e allora tifo, con tutta la famiglia, l’Italia. Devo dire che è più sentita del solito questa di stasera: in famiglia sono tutte donne, ma in quest’Europeo iniziano a parlare della partita dal giorno prima”.

Che gara si aspetta questa sera?
“Credo sia una gara da 50 e 50. Sono piccoli dettagli a decidere queste partite, uno può tirare sul palo e uno dentro. Ci sono giocatori di grande qualità da entrambe le parti, per il Belgio il problema può essere se De Bruyne e Hazard non giocheranno, anche se penso di sì. Li ho visti stanchi col Portogallo, i lusitani meritavano il pareggio e i supplementari. Inoltre, mi sembra che Martinez si fidi troppo dei giocatori che sceglie all’inizio, ci sono stati pochi cambi giusti. È un grande allenatore, ma mi sembra che durante la partita dia tanta responsabilità a chi è in campo. Mancini è più acuto, guarda la partita e riesce a inserire chi deve inserire nel momento giusto”.

Mancini deve continuare su questa strada o coprirsi di più?
“È già coperto come gioca. L’Italia è tedesca, sono molto metodici e stanno bene in campo. Non brillano, ma sono difficili da battere: è difficile trovare occasioni contro l’Italia. Secondo me Chiesa è un giocatore che in queste partite fa quei gol difficili, che tira da dove non pensi si possa tirare, ha quelle conclusioni inattese e rischiose: penso sia il suo momento di partire titolare”.

A una sfida coi belgi del Mechelen è legato uno dei tuoi più grandi dispiaceri in carriera. Cosa temere degli avversari?
“Credo che loro abbiano una mentalità simile agli italiani, non ci sono litigi e vedo armonia nel gruppo. Non brillano come possono fare, hanno fuoriclasse in qualsiasi posizione, forse meno in difesa. Io ho viaggiato con i belgi e anche gli ex calciatori non hanno visto il loro Belgio. Non sono ancora dove dovrebbero essere, non sono al cento per cento e sono molto preoccupati dalla partita di questa sera. Si torna lì: sarà una partita decisa dai dettagli”.

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