Accertamenti per Vlahovic, Dzeko rischia una squalifica, parla Buffon: le top news delle 13
Mattinata di accertamenti per Dusan Vlahovic, due giorni dopo l'infortunio che l'ha costretto a lasciare il campo in lacrime nella gara contro il Cagliari. Ad aspettarlo, fuori dal JMedical, c'erano numerosi tifosi bianconeri, che l'hanno incoraggiato e ne hanno anche approfittato per scattare qualche foto insieme. Si attendono ora comunicazioni ufficiali de parte della Juventus sulle condizioni fisiche dell'attaccante serbo, che potrebbe essere costretto a fermarsi a lungo.
Intanto, sempre in casa Juve, tiene banco la questione legata al rinnovo di Weston McKennie: il centrocampista americano ha il contratto in scadenza nel giugno 2026 e, al momento, non si registrano passi avanti per un nuovo accordo. In questa condizione diventa molto appetibile, una vera occasione sul mercato. La Juventus è intenzionato a fare muro, ma bisognerà capire anche la volontà del giocatore, soprattutto se dovessero arrivare offerte dall’estero. Su di lui c’è movimento in Premier League ma anche in MLS.
Ci spostiamo a Firenze, dove le parole di Edin Dzeko dopo la sconfitta della Fiorentina contro l'AEK Atene avevano creato un po' di tensione tra la squadra, soprattutto il bosniaco, e la frangia più tosta della Curva Fiesole, il cuore pulsante del tifo dei viola. L'ex attaccante del Manchester City ha voluto però spiegare che cosa intendesse dire personalmente al termine del match perso 2-0 contro l'Atalanta, andando sotto il settore ospiti, prendendo in mano il megafono e parlando ai presenti. Materiale utile per il procuratore federale Giuseppe Chiné, dato che "ai tesserati è vietato avere interlocuzioni con i sostenitori". C'è dunque attesa per la relazione, con il centravanti che rischia una squalifica o, nella migliore delle ipotesi, una multa.
Gianluigi Buffon, ex portiere della Juventus e oggi capo delegazione della Nazionale italiana, ha parlato a Radio Rai affrontando vari argomenti. Queste le sue dichiarazioni principali, dall'Italia ai bianconeri: "Penso che individualmente l'Italia sia una Nazionale molto forte. Dobbiamo riuscire a trovare un equilibrio nella squadra per riuscire a far sì che i giocatori riescano a fare prestazioni da squadra. Dobbiamo riuscire a rimanere in partita in ogni istante perché in quel caso ce la giochiamo con tutti. Abbiamo però dei blackout che ci fanno uscire dalla partita. Spalletti? È l'allenatore migliore che ci fosse sulla piazza e il professionista migliore su cui potesse appoggiarsi la Juve in questo momento. La cosa che mi dispiace è che Luciano non abbia avuto l'opportunità di entrare fin dal ritiro con un suo progetto anche perché avrebbe potuto dire la sua sul mercato. Uno come lui che ha determinate esigente riesce a fare il meglio anche con le indicazioni sul calciomercato ma questa nuova sfida lo ha indotto ad accettare".











