Foggia, Barilari parla ai tifosi: "Non sono un nemico: qui mi gioco la carriera"
Dopo il 2-1 al Cosenza, Enrico Barilari, tecnico subentrato a Delio Rossi sulla panchina del Foggia, ha analizzato i temi del match. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioPuglia:
"Con la palla non abbiamo fatto bene: troppe scelte sbagliate, troppe esecuzioni imprecise. Dobbiamo lavorare, perché continuiamo a sbagliare cose importanti. Però mi è piaciuta la fase difensiva: abbiamo difeso fino alla fine, con generosità e attenzione. È il momento del lavoro, non possiamo permetterci pause. Contro il Siracusa sarà una partita molto importante, contro una squadra che gioca bene. La settimana è corta e le fatiche si sentono: dovremo prepararla con cura".
Il Cosenza in non possesso si schiera con il 4-4-2: volevo attaccare gli spazi prima e dopo le due linee, forzando l’uscita dal basso. Ma ci siamo spaventati: quando temi l’errore, perdi coraggio e semplifichi. All’ultimo corner ho tenuto Rizzo dietro per evitare ripartenze: temevo l’1-2, che ci avrebbe ammazzati. E invece, paradossalmente, abbiamo segnato: il calcio è così".
Spazio, poi, ad un pensiero sul mercato di gennaio che sta per arrivare:" Dovrà darci una mano, proveremo a convincere i giocatori giusti nonostante la situazione".
Infine, un appello alla città: "Non sono un nemico: qui mi gioco la carriera e i ragazzi danno tutto. Se lo stadio fosse pieno, certe decisioni peserebbero diversamente. Capisco la protesta, ma l’aiuto dei tifosi è decisivo".











