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Ternana, Liverani: "Abbiamo preso due gol evitabili. L'extracampo non sia un alibi"

Ternana, Liverani: "Abbiamo preso due gol evitabili. L'extracampo non sia un alibi"TUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Scarpetti
Luca Bargellini
Oggi alle 12:34Serie C
Luca Bargellini

Per la Ternana sconfitta contro un Guidonia tosto, ma forse inattesa dopo le ultime due belle prestazioni tra Coppa e campionato che avevano portato la striscia di risultati utili rossoverdi a dieci. A spiegare questa battuta d’arresto ci ha pensato in sala stampa mister Fabio Liverani: "Sapevamo che sarebbero stati un avversario difficile, ma non ci aspettavamo di perdere. L’approccio iniziale è stato buono: distanze giuste, giocate corrette. Fino al loro primo gol eravamo in controllo. Poi però è mancata la cattiveria, la veemenza nei momenti chiave. Due gol evitabilissimi: il primo su una disattenzione grave, il secondo su calcio d’angolo con marcatura persa. Queste cose mi infastidiscono moltissimo. Oggi (ieri, ndr) è mancata la percezione del pericolo, quella fame di non prendere gol e di chiudere le azioni pericolose. Nel secondo tempo la volontà c’è stata, ma non la lucidità e la qualità dell’ultimo passaggio. Siamo arrivati tante volte al limite dell’area, ma la palla è sempre arrivata male. Questo fa la differenza".

Inevitabile parlare anche della situazione extracampo, con tutte le voci sulla proprietà: "Se può influire negativamente sui giocatori? Sarebbe un errore usarla come alibi. Fino a oggi tutto quello che si legge è astratto. La proprietà è presente, non manca niente economicamente, non c’è alcun problema concreto. I ragazzi devono stare sereni: ho sempre messo la gestione interna davanti a tutto".

Nel primo tempo si sono perse le distanze, non si è riusciti a contrarre il gioco avversario e questo ha tagliato le gambe alla squadra: "Fino al loro primo gol le distanze c’erano, eravamo aggressivi. Il problema è nato dopo: due disattenzioni che ci hanno fatto perdere sicurezza. Quando prendi gol così, inconsciamente perdi un po’ di quella “fame” che serve per difendere il risultato. Nel secondo tempo abbiamo provato a reagire, ma siamo tornati a quel difetto che avevamo nelle prime partite: poca qualità nell’ultimo passaggio, cross sbagliati, zero palle davvero pericolose in area nonostante avessimo tre attaccanti".

Nella ripresa si è vista più vivacità, Liverani urlava spesso dalla panchina per chiedere cambi di gioco rapidi, ma sono arrivati poco o per niente: "Esatto, è mancata velocità di esecuzione. Quando la squadra avversaria si abbassa, se passi la palla lentamente da una parte all’altra diventa tutto prevedibile.
Ogni tanto devi saltare un passaggio, rischiare, forzare l’uscita. Le poche volte che l’abbiamo fatto siamo arrivati velocemente al cross. Mi dispiace moltissimo perché venivamo da due prestazioni importanti e la squadra meritava di chiudere questo trittico in modo diverso".

A centrocampo i rossoverdi sembravano in inferiorità numerica: forse lì si è decisa la partita. "Avevamo preparato proprio quello: fino al loro gol funzionava, perché arrivavamo forte sul play con il terzo uomo. Dopo abbiamo accorciato più piano e questo ha creato il problema. Quando non rompi la linea con decisione, lasci spazio al loro play e loro ripartono. Nel secondo tempo abbiamo corretto e infatti non hanno più trovato quel fraseggio".

Sulla fascia destra Romeo ha fatto fatica ad aiutare Donati, e anche la difesa ha avuto qualche responsabilità sui gol: "Su Romeo sì, non è stata la sua serata migliore. Ci sta, ha giocato tantissimo ultimamente. Sui gol: il primo nasce da un errore di posizionamento di Ndrecka, il secondo da una marcatura persa su palla alta. Sono gol brutti, non subiti perché loro sono stati più bravi, ma perché a noi è mancata fame difensiva. Questo non è accettabile".

Dubickas è sembrato un po’ sacrificato nella posizione attuale rispetto a quando giocava più avanzato: "Non credo sia un problema di posizione: contro la Juve ha avuto occasioni nitide. Oggi semplicemente ha fatto una partita sottotono, come può capitare. Non dobbiamo cercare alibi: è un giocatore da cui ci aspettiamo tanto, ci ha fatto vedere tanto e oggi deve riconoscere di aver dato meno del suo standard".

Domenica c’è il derby. Come si prepara? "È una partita a sé, non conta per il campionato ma è un derby vero. Va preparata e giocata senza pensare a nient’altro. Solo quello conta. Ci rimbocchiamo le maniche: abbiamo ancora tre partite di andata più la Coppa Italia. Si riparte subito".

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