Damiani su David: "Ogni gesto pesa di più alla Juve. Errore col Milan? Nasce dalla testa"

Oscar Damiani, storico agente ed esperto di calcio francese, conosce bene gli intoppi iniziali e le difficoltà di ambientamento che possono sorgere per i giocatori provenienti dalla Ligue 1 e approdati in Serie A. Per questo, nell'intervista rilasciata a TuttoSport, ha voluto prendere le difese di Jonathan David che dal Lilla alla Juventus oltre ad un solo gol non ha fatto grandi cose al momento: "Sì, ma perché in Ligue 1 in una squadra come il Lilla gli arrivavano magari tre palloni importanti. E un gol sapeva tirarlo fuori sempre".
E ha aggiunto: "Alla Juve è molto diverso, in particolare quest’anno: non è una squadra che costruisce così tanto e magari l’occasione è una sola". Precisando poi quanto cambi giocare dal Lille alla Juve: "Con la maglia bianconera ogni tocco, ogni giocata e ogni gesto pesa molto di più. Il cambiamento è radicale, non conta più il suo passato: lui sa che deve adattarsi e che il tempo è pochissimo".
Invece sui due gol divorati tra Villarreal e Milan: "Sono errori che nascono dalla testa, dalla smania di voler dimostrare di essere da Juve. È umanamente comprensibile, ma deve stare sereno: la storia degli attaccanti insegna che la pazienza fa tutta la differenza del mondo. Soprattutto per chi deve far gol". Infine, Damiani ha riflettuto su un aspetto: "Indubbiamente bisogna avere caratteristiche morali importanti per giocare alla Juve, per non farsi divorare dalla pressione".
La parabola di David riporta un po' alla mente l'inizio di George Weah ai tempi del Milan: "Ricordo le difficoltà nei primi mesi. Doveva solo continuare a credere nelle sue capacità, sfruttare al meglio tutte le occasioni che gli venivano concesse. Aveva alle spalle un Milan che sapeva esattamente quanto valesse Weah. Andava solo aspettato: ci ha messo sei mesi per ambientarsi, ma alla fine ce l’ha fatta alla grandissima".
