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Milan-Como in Australia: la UEFA dà l'ok, ma poi interviene con un comunicato ufficiale

Milan-Como in Australia: la UEFA dà l'ok, ma poi interviene con un comunicato ufficialeTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:53I fatti del giorno
di Giacomo Iacobellis

Milan-Como si potrà disputare in Australia. Dopo il via libera della FIGC, è arrivato nel pomeriggio anche quello della UEFA. Manca ancora l’autorizzazione formale della FIFA, ma l’ostacolo principale era rappresentato proprio da Nyon, finora contraria alla possibilità di giocare all’estero partite dei campionati nazionali. E invece, anche grazie alla mediazione decisiva di Gabriele Gravina, il semaforo verde è arrivato. Il sì vale sia per Milan-Como, in programma l’8 febbraio a Perth, sia per Villarreal-Barcellona, che si giocherà a Miami a dicembre.

La motivazione principale del via libera risiede nel carattere eccezionale dell’evento, legato per la Serie A all’indisponibilità di San Siro durante il periodo delle Olimpiadi invernali. A livello normativo, la decisione è stata resa possibile anche da un vuoto regolamentare: in base alle norme attuali - che la FIFA sta già revisionando - la UEFA non aveva base giuridica per opporsi. Proprio per questo, insieme all’approvazione, è arrivata anche la raccomandazione di aggiornare i regolamenti futuri per evitare nuovi casi analoghi.

Il comunicato di opposizione della UEFA
La UEFA, subito dopo aver concesso l'autorizzazione alla Serie A, non ha comunque esitato a mostrare la sua chiusura verso la possibilità di ripetere situazioni analoghe. Di seguito il comunicato diramato nel tardo pomeriggio: "L'UEFA conferma la sua opposizione alle partite dei campionati nazionali disputate all'estero. Due richieste approvate in via eccezionale a causa delle lacune normative a livello globale. La UEFA si impegna a garantire l'integrità delle competizioni nazionali e il punto di vista dei tifosi nelle prossime regole della FIFA. La UEFA ha ribadito oggi la sua chiara opposizione alle partite dei campionati nazionali disputate al di fuori del proprio paese. Dopo la riunione del Comitato Esecutivo tenutasi a Tirana il mese scorso, la UEFA ha avviato ulteriori consultazioni con le parti interessate per valutare la portata delle implicazioni della questione, a seguito delle richieste ricevute dalle federazioni calcistiche nazionali spagnola e italiana. Tale consultazione ha confermato la diffusa mancanza di sostegno già manifestata dai tifosi, dalle altre leghe, dai club, dai giocatori e dalle istituzioni europee riguardo all'idea di trasferire all'estero le partite dei campionati nazionali. Tuttavia, dato che il quadro normativo della FIFA in materia, attualmente in fase di revisione, non è sufficientemente chiaro e dettagliato, il Comitato Esecutivo della UEFA ha deciso a malincuore di approvare, in via eccezionale, le due richieste che gli sono state sottoposte. La UEFA contribuirà attivamente al lavoro in corso guidato dalla FIFA per garantire che le future regole tutelino l'integrità delle competizioni nazionali e lo stretto legame tra i club, i loro tifosi e le comunità locali. Parallelamente, tutte le federazioni nazionali UEFA hanno confermato il loro impegno a consultare l'UEFA prima di presentare eventuali richieste future. In questo modo, hanno espresso la loro determinazione collettiva a salvaguardare gli interessi generali del calcio europeo".

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