Fiorentina, la Conference è la ciliegina di Italiano. In Europa è one shot, one kill

La Fiorentina è in finale di Conference League contro il West Ham dopo aver superato in semifinale il Basilea. Un risultato storico per tanti motivi, primo tra tutti il fatto che i viola sono la prima squadra italiana ad aver partecipato alla finale di tutte le competizione Uefa, dalla Coppa Campioni alla Coppa delle Coppe passando per la Coppa Uefa e infine la giovane Conference. Poi erano 62 anni che la Fiorentina non riusciva nell'impresa di conquistare due finali nella stessa stagione, un altro dato che sottolinea l'impresa compiuta dalla squadra di Vincenzo Italiano
E proprio dal mister è giusto ripartire, da un tecnico che fino a pochi anni fa allenava il Trapani e che ora, al primo confronto con una coppa europea è riuscito a portare la Fiorentina in finale. Un "percorso esaltante" lo ha definito lo stesso Italiano, e non potrebbe essere altrimenti. Dalla parata di Terracciano col Twente in Olanda, passando per i 3 gol subiti dal Basaksehir in Turchia nel girone, fino alle goleade esterne contro Sporting Braga e Lech Poznan e infine il successo agguantato al 130' contro il Basilea ieri notte.
Italiano non aveva certo una corazzata per dare seguito alla cavalcata della Roma nella passata stagione, ma con la forza delle idee ha saputo portare i viola a un passo dalla gloria. La squadra ha sempre creduto alla possibilità di raggiungere la finale della Conference, sentiva questa competizione come la più adatta alle proprie caratteristiche e così è stato. La Fiorentina ora ha l'occasione di chiudere un cerchio iniziato con la prima stagione in viola del tecnico siciliano e che non poteva che chiudersi con Praga.
"I ragazzi hanno dimostrato di volermi bene e di credere nel nostro lavoro". Italiano ha così sottolineato il rapporto che ha instaurato con lo spogliatoio, con un gruppo che è cresciuto nel tempo, con gli allenamenti quotidiani, con le difficoltà. Poi ciò che sarà, sarà. Una finale si gioca, si vince, si perde. L'importante è esserci. Il futuro è ancora tutto da scrivere e in pochi, a inizio anno, ci avrebbero scommesso.
