Galeotto fu l'integratore, il precedente Joao Pedro: rischiava quattro anni, prese sei mesi

Paul Pogba è stravolto per le ultime vicende e a trent'anni rischia di dover dire addio ad una carriera che da ormai qualche anno è molto distante dal calciatore che fu in principio e che portò la Juventus in finale di Champions League e la Francia alla vittoria del mondiale. Il Polpo è finito in un vortice da cui sarà molto complicato uscire: positivo al test antidoping per colpa di un integratore, e ora rischia fino a quattro anni di stop, che a trent'anni sarebbero quasi una sentenza sulla carriera.

Il precedente di Joao Pedro che fa sperare il francese
Galeotto fu l'integratore, che consigliato da un amico medico di Pogba lo ha portato ad infrangere le regole. E come ricorda la Gazzetta dello Sport, non è la prima volta che il calcio italiano si trova di fronte a leggerezze di questo tipo. Nel 2018, infatti, toccò all'ex capitano del Cagliari Joao Pedro difendersi dalle accuse. L'italo-brasiliano venne trovato positivo ad un diuretico in due test svolti, rischiando quattro anni di squalifica, proprio come Pogba. La difesa dell'attaccante riuscì però a ridurre la pena a solo sei mesi, dimostrando come il diuretico fosse stato prescritto da due medici brasiliani e Joao Pedro avesse agito in buonafede. Che è quello che Pogba spera accada anche nel suo caso.