Gimenez unico insufficiente nel Milan, ma Allegri lo difende: "Sotto porta è arrivato poco lucido"

Mister Massimiliano Allegri, intervenuto a DAZN dopo la vittoria per 1-0 contro il Bologna, ha risposto anche a una domanda su Santi Gimenez, unico insufficiente nelle pagelle di TMW dei rossoneri questa sera. Queste le sue parole:
"Ha corso molto, ha pressato. Ha avuto 2-3 occasioni importanti, è vero, ma ci è arrivato poco lucido dopo tutto il lavoro che ha fatto per la squadra. È un bravo ragazzo, è stato molto bravo anche tecnicamente, sono molto contento".
LE PAGELLE DEL MILAN (a cura di Giacomo Iacobellis)
Maignan 6 - Inizio ordinato con un paio di interventi sicuri, poi deve arrendersi all’ennesimo problema muscolare che lo costringe a uscire già nel primo tempo. Applaudito da tutto San Siro, lascia un vuoto importante tra i pali (Dal 55' Terracciano 6 - Gettato nella mischia al posto di Maignan, risponde con calma e attenzione nel giorno del suo debutto. Non è chiamato a grandi parate, ma trasmette sicurezza nei momenti chiave).
Tomori 6 - Prestazione convincente: anticipi puliti, coperture precise e una sicurezza costante che tiene a galla la difesa nei momenti più delicati. Impeccabile anche negli ultimi minuti, quando il Bologna spinge.
Gabbia 6.5 - Non cerca giocate spettacolari ma fa sempre la cosa giusta. Si prende la fascia da capitano dopo l’uscita di Maignan, dimostrando come spesso succede maturità e affidabilità.
Pavlovic 6 - Alterna buone chiusure a leggerezze evitabili. Allegri lo richiama negli spogliatoi all’intervallo per un risentimento muscolare (Dal 46' De Winter 6 - Subentra a Pavlovic e porta stabilità sul lato mancino. Attento in marcatura e propositivo quando c’è da accompagnare l’azione).
Saelemaekers 7 - Spina nel fianco sulla destra, corre e rincorre senza mai risparmiarsi. Offre a Estupinan il potenziale assist per il palo del primo tempo e garantisce equilibrio tra le due fasi, fino a servire a Modric il pallone dell'1-0.
Fofana 6 - Si dedica soprattutto al lavoro sporco: pressa, intercetta e copre gli spazi. Non sempre lucido con il pallone, ma la sua presenza dà sostanza al centrocampo. Esce stanco nella ripresa (Dal 65' Ricci 6.5 - Entra con personalità e non ha paura di prendersi responsabilità. Sfiora il gol con un destro potente che si stampa sul palo, dando ulteriore spinta al centrocampo).
Modric 7.5 - Il faro del Milan. Gestisce i tempi di gioco, illumina con passaggi raffinati e al 61’ decide la partita con un destro chirurgico che vale tre punti. Esperienza e qualità messe al servizio della squadra.
Rabiot 6.5 - Si vede meno rispetto ad altri compagni, ma il suo contributo è costante: recuperi, contrasti e movimenti senza palla che spezzano le manovre avversarie. Un bel biglietto da visita, visto che viene buttato nella mischia appena arrivato.
Estupinan 6.5 - Vivace e intraprendente, si accende spesso sulla corsia mancina. Al 24’ colpisce un palo clamoroso con un destro a rientrare. Nella ripresa perde un po’ di brillantezza ma resta sempre pericoloso.
Loftus-Cheek 6.5 - Strappi potenti che creano superiorità numerica e tante iniziative offensive. Ha il merito di avviare l’azione che porta al gol di Modric, confermandosi uno degli uomini più in forma di questo il Milan (Dal 66' Pulisic 6.5 - Energico e ispirato fin da subito. Offre a Gimenez un assist visionario che il messicano non concretizza. Aggiunge vivacità alla manovra offensiva).
Santi Gimenez 5,5 - Generoso nel pressing e nei movimenti a tutto campo. Nel primo tempo trova la risposta di Skorupski, nella ripresa colpisce un palo a portiere battuto. Si sbatte molto, ma l'appuntamento col gol è ancora rimandato e resta quindi con l’amaro in bocca (Dall'85' Nkunku s.v.).
Massimiliano Allegri 7 - La sua mano finalmente si vede: la squadra è compatta, subisce poco e colpisce nei momenti giusti. Gestisce bene i cambi, non andando in difficoltà neanche con Pavlovic e Maignan infortunati. La scelta di puntare su Modric e Rabiot dal 1' si rivela decisiva. Viene espulso per proteste nel finale, ma l'episodio del rigore mancato farà discutere a lungo. E lo sfogo di Allegri è apparso più che comprensibile.
