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Il patto sugli stipendi tra la Juve e i suoi tesserati. Alla seconda manovra dissero sì in 17

Il patto sugli stipendi tra la Juve e i suoi tesserati. Alla seconda manovra dissero sì in 17TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 5 dicembre 2022, 11:51Serie A
di Raimondo De Magistris

La Gazzetta dello Sport oggi in edicola ricostruisce il patto sugli stipendi che la Juventus ha accordato per la prima volta con i suoi dipendenti nella stagione 2019/20 e poi, successivamente, un anno dopo quando però vennero coinvolti solo 17 giocatori, non tutti.
Da un scambio tra Cherubini e Paratici emerge che ci si aspettava un taglio più netto rispetto a quello poi realmente attuato perché la Juventus - che nel primo comunicato fa sapere di aver tagliato quattro mensilità - contestualmente fa firmare ai suoi tesserati una scrittura privata così da restituirne tre. Di fatto, i tesserati della Juventus rinunceranno a un solo stipendio. "C'è la necessità di tagliare di più rispetto al 10% di riduzione eil 20% di slittamento", dice Cherubini a Paratici. Che risponde: "Dobbiamo tagliare tre mesi, aprile, maggio e giugno".
L'accusa ritiene che la Juventus abbia registrato solo successivamente le scritture private così da caricarle sul bilancio successivo, anche se si trattativa di accordi contestuali.

Che sarebbe successo, però, in caso di trasferimento? Che quei soldi sarebbe stati corrisposti ai calciatori come incentivo all'esodo. E così accadde anche per la seconda manovra stipendi, quella del 2021. Prevedeva la dilazione di alcune mensilità che poi sarebbero state restituite negli anni o come bonus fedeltà, in caso di permanenza, o come incentivo all'esodio, in caso di addio.
Chiellini fu l'unico a non firmare le side letter, ma un contratto di Ambassador a partire dal 2021 per 5 anni. L'ex Capitano ha dichiarato di dover ancora percepire due mensilità.

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