Juve, Spalletti: "Vogliamo essere belli e vincenti. Vlahovic? Out 2/3 mesi"
15:45 - Luciano Spalletti presenta Juventus-Udinese, gara valida per gli ottavi di Coppa Italia in programma domani alle 18. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero in diretta.
Prende la parola Spalletti: "Io partirei dal salutare Nicola Pietrangeli che è stato un campione. Lui ha insegnato a vincere con passione e sacrificio, eleganza. Con la sua qualità, con quello che abbiamo ereditato che poi ci siamo ritrovati un livello top di tennis attuale. A me piaceva giocare a tennis e mi fa piacere ricordarlo".
Come sta la squadra?
"Dobbiamo aspettarci un po' di cambi, perchè sono passato poche ore e abbiamo fatto fatica a livello mentale, fisico. Tutto il gruppo sta lavorando nella maniera giusta perciò tutti si meritano spazio".
Su Vlahovic?
"Per quanto riguarda i tempi precisi bisogna parlare con i medici, perchè sono loro che sanno le cose. Secondo me starà fermo 2/3 mesi.I l calcio in generale è un pallone che gira e che ruzzola occasioni di continuo. Nel suo rotolarsi il pallone mette a disposizione occasioni, tutto sta nel saperle cogliere, saperle vedere e quindi è possibile tutto, ma io preferivo avere Vlahovic a disposizione perchè era molto concentrato a far bene e dentro la squadra".
Sulla Coppa Italia?
"Ha svelato un segreto, ora lo sanno tutti. Perchè, gli altri cosa pensano di fare? Lo stesso che vogliamo fare noi. Bisogna vincere delle partite importanti, se si fa cumulo di fatica negli stessi giocatori si fa fatica a vincere, bisogna essere belli e vincenti. Possibilmente anche belli, anche qui c'è un pubblico dal palato fine. L'altra sera sono rientrato nello spogliatoio e mi sono divertito a fare un po' di casino con i calciatori. Vincere non basta, c'è l'esigenza di giocare anche bene, di essere belli. E cercheremo di fare tutte e due, ma intanto iniziamo a vincere le partite. Domani facciamo una formazione per vincere la partita, non per essere compresi sulle scelte che facciamo. Domani sarà una partita molto difficile si è visto anche qualche settimana fa quando i ragazzi sono stati bravi a vincere".
Quanto può migliorare Miretti?
"Miretti è un calciatore che sa fare molte cose. Un professionista eccezionale, una persona seria. Si può usare persona e non ragazzo, è già grande come testa. Ha i tempi delle giocate, del calcio, perchè poi bisogna essere bravi a quando tenere un tocco in più, quando levarsela dai piedi senza toccarla e poi la personalità di andare a creare l'imprevisto dal previsto. Quello bravo sa creare l'imprevisto e lui lo sa fare. E' dentro la soluzione del regista che ogni tanto inventa qualcosa. A lui ha fatto bene giocare in un ruolo diverso quando era in prestito e ha visto il pallone da prospettive diverse, questo gli è servito. Penso il suo ruolo sia mediano centrocampista. Ma il fatto che si sappia adattare è una cosa che può dare un aiuto alla squadra".
Ogni partita per voi può essere importante?
"Per noi, in questo momento, sono tutti test significativi, vogliamo arrivare ad un livello superiore di spettacolo e risultati da offrire al pubblico. Non so bene chi ci sia alla prossima partita, perchè noi dobbiamo pensare solo a questa. Fare bene questa, portarla a casa vorrebbe dire avere più entusiasmo e qualche incertezza in meno per le prossime".
Su Zhegrova e Joao Mario?
"Ora è un po' che non giocano. Zhegrova viene da un lungo infortunio. Lui è una miccia accesa, perchè quando parte può esplodere in ogni momento. Ha veramente l'estro che non sai cosa possa tirar fuori da un momento all'altro. Poi si parla di questo calcio confrontandolo con quello prima dicendo che i 10 sono scomparsi perchè va confrontato con la forza delle squadre e dei calciatori. Zhegrova deve allungare il raggio d'azione e trova difficoltà quando la partita diventa da sbattimento continuo. Per questo momento lo vedrei più a gara in corso. Joao Mario è un calciatore tecnico e bravo, sa entrare in confidenza con la squadra e il pallone. Ha un po' meno questa struttura da 100metrista, ma io voglio andare a conoscerlo fino in fondo".
Openda e David possono giocare insieme?
"Io spero di si. Io spero che anche loro possano sfruttare questo momento come un'occasione da cogliere. Gli attaccanti hanno caratteristiche differenti perciò possono giocare insieme. Però con l'Udinese hanno giocato insieme e si accostano bene. Poi bisogna pensare in base ai 90 minuti e cercheremo di farlo in maniera corretta".
Chi giocherà in porta?
"Per me è facile. Io debbo essere aperto a sentire e vedere quello che succede in campo. Di Gregorio in questo momento è il titolare. Però continuo a vedere le parate che fanno gli altri portieri. Mattia per me è importante nello spogliatoio è un influencer dello spogliatoio, lo seguono, lo sentono, è uno di quelli che parla. Però, in questo momento, Di Gregorio è il titolare. Mi piace avere un Mattia collaboratore in questa maniera".
Quanto manca per vedere una Juve bella?
"Non lo so. Io sto vedendo dei miglioramenti e la squadra ascolta volentieri. L'altra sera ho visto delle cose bene come il secondo gol dove abbiamo mosso bene la palla. Nel finale ci è venuta un po' d'ansia, io ero lì che dicevo riconquistiamo la palla, lo facevamo e poi la palla era subito presa da loro. Bisogna migliorare e si lavora per quello. Vedo girare un po' meglio la palla e quindi sono molto fiducioso di poter provare delle soluzioni del previsto che diventa imprevisto".
Su Koopmeiners?
"Koop lo conosco molto bene perchè lo avevo seguito perchè mi piaceva se avessi avuto un presidente che me l'avesse regalato l'avrei preso. Secondo me lui è uno di quelli che conosce il calcio e sa stare da tutte le parti in campo. Poi è importante tentare di vedere le cose e ascoltarle mettendosi nei panni di quelli con cui parli. Se vai a parlare con lui, preferisce più venire a cominciare l'azione, vedere la squadra avversaria in faccia e non trovarsi di spalle nonostante abbia fatto tanti gol all'Atalanta. Quella di metterla in difesa era un'idea per acchiappare qualità in costruzione. Se faccio il primo passo bene, il secondo viene altrettanto bene. Ha confermato di essere un buon difensore nell'uno contro uno, è buono di testa, ha il lancio. Nei ruoli del centrocampista può stare dappertutto. Ha personalità, spessore internazionale, ha un piede fantastico. Quando tira non tira per vedere come va ma ha idea di dove possa finire la palla. Potrebbe essere l'occasione per farlo rigiocare a centrocampo, domani si valuterà bene. Perin domani non c'è. Un po' di affaticamento, un problemino, una bischerata, ma lo lasciamo a riposo".
Yildiz può fare il 9?
"Si può giocare da terminale in offensivo. Quelli che hanno questa qualità se si avvicinano al pollaio diventa più facile tirare in porta e buttano via meno roba. Quando chiedete Yildiz esterno perché punta l’uomo è una verità. Ma quando hanno palla gli altri lo costringono a venire più indietro. Giocando lì gli si fa spendere più corsa, più energia, in una fase dove non ci dà grandissime soluzione a livello qualitativo".
Termina la conferenza stampa di Luciano Spalletti











