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Il nuovo ad Damien Comolli a 360° sulla Juventus: "Sono ossessionato dalla vittoria"

Il nuovo ad Damien Comolli a 360° sulla Juventus: "Sono ossessionato dalla vittoria"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Camillo Demichelis
Oggi alle 15:55Serie A
Camillo Demichelis

Damien Comolli ha parlato ai media durante un incontro che si è tenuto all'Allianz Stadium dopo la sua nomina ad amministratore delegato della Juventus:

"Ringrazio John Elkann per l’opportunità per poter gestire questa società. Un estremo privilegio e onore essere qui di fronte a voi come AD. Mi sento anche umile in questa sfida, perchè sono un tifoso appassionato e so cosa vuol dire la Juventus per il calcio Mondiale e italiano. So qual è la portata della società, la reputazione. Abbiamo incontrato tutto lo staff questa mattina e l’unica cosa che vogliamo è tornare a vincere. Quando mi siedo su quei seggiolini l’unica cosa su cui mi focalizzo è la vittoria. Sono una persona appassionata e so che John Elkann è una persona come me, appassionata. Questa passione per il calcio e la società è fondamentale: vuole sempre vincere. Ci sta portando verso una posizione in cui ci portiamo avanti verso il successo. Questo suo impegno è qualcosa che possiamo toccare, è tangibile. A livello personale ma non solo, mostrando il suo impegno finanziario ed economico che noi dobbiamo cercare di onorare con i risultati.

"Da giugno a oggi - continua Comolli - mi sono focalizzato sulla struttura della società dal punto di vista del personale. Ci vogliono le persone giuste nel posto giusto, con la corretta cultura. Negli ultimi mesi abbiamo cercato di reclutare le persone migliori in ogni area del nostro club. Siamo ossessionati dal trovare esperti in ogni settore, crediamo nelle persone che si sono aggiunte e in quelle che già erano qui. Tutte le persone che sono qui o a Vinovo: l’ossessione è sempre migliorare e di tornare a vincere. Siamo la Juventus, abbiamo questa storia incredibile di successi e non c'è alternativa. Bisogna mostrare rispetto alla società e a tutto quello che c’è alle spalle".

"Abbiamo una comunità di sponsor, followers, media e tifosi… una rete incredibili di follower nei social media. I dati raggiunti su tik tok o instagram sono eccezionali. Questa community è fondamentale per noi. Abbiamo il Creator Lab che fa molte cose, progetti di diverse tipologie, grazie al nostro Lab nel nostro club abbiamo la possibilità di incontrare la community in Italia e all’estero. Come continuare? Abbiamo strutture eccezionali e vediamo che all’interno del nostro leadership team pensiamo a come migliorare, come dare il benvenuto ai nostri tifosi, come migliorare l’approccio con loro. Vogliamo sempre avere nuovi sviluppi, anche all’interno dello stadio. La struttura Lab è molto importante. Molti anni fa ero ad una conferenza a Londra, Agnelli parlava di fronte a me e mi ricordo che veniva detto: sarà fatto qualcosa di eccezionale con lo stadio. E mi ha detto: ogni società in Italia dovrebbe avere uno stadio eccezionale e aveva ragione. Auspichiamo che questo stadio sia un modello per il calcio italiano".

Tutto quello che ho menzionato portano tutti alla squadra maschile e femminile. Voglio fare l’in bocca al lupo alla nostra squadra femminile che domani giocherò con l’Atletico Madrid. Siamo molto contenti di Spalletti, una mente creativa per il calcio, coraggiosa e audace quando per esempio decide di mettere Koopmeiners in difesa. Ha creato qualcosa di nuovo e sono lieto di averlo a bordo. Crediamo nella nostra squadra e vogliamo continuare con questa squadra. Siamo tra i più giovani in Serie A, abbiamo talenti giovani molto forti e poi dei senior come il nostro capitano. Quello che facciamo qui ogni giorno è per avere una squadra molto competitiva in campo. Quando ero più giovane la Juventus era un modello del calcio europeo, giocatori come Platini, la coppa di Tokyo 95, la mia passione e il mio rispetto per questo club sono grandissimi. Da quando sono qui cresce sempre di più questo rispetto e questa passione, credo che il potenziale sia infinito".

Capitolo Academy. Ci troviamo in una posizione in cui dobbiamo focalizzarci su cui far crescere le nostre stelle. Italiani ma anche stranieri, vogliamo che in futuro l’Academy sia centrale, vogliamo far crescere le nostre stelle. Mio padre era un grande tifoso della Juventus. Abbiamo progetti a lungo termine per l’Academy e pensiamo qualcosa di nuovo. Senza un Academy performante sarà difficile competere a livello europeo e questo ce lo permetterà".

Interverrete sul mercato a gennaio?
“Abbiamo alcuni vincoli, il Fair Play Finanziario e dobbiamo stare attenti, abbiamo ricevuto una lettera dell’ente controllante. Quello che faremo a gennaio sarà molto difficile e monitorato dalla UEFA. Non abbiamo piani particolari. Ci guarderemo attorno ma niente di particolare".

Sui concerti e nuovi idee per lo stadio?
“La nostra ambizione è avere almeno 10 concerti all’anno durante la off season. Abbiamo lavorato all ostadio per poter ospitare idversi concerti ed è una diversificazione dei ricavi, una struttura eccezionale in una città così ospitale. Credo si possa creare un nuovo flusso di ricavi. DItemi quale altra società nel mondo può fare tutto quello che fa la Juve, dobbiamo fare tante cose e possiamo anche sfruttare lo stadio, abbiamo una clinica, un hotel. Possiamo migliorare ovunque anche la nostra hospitality corporate e poi la creazione di diversi flussi di ricavi: concerti, partite di rugby ecc. Un nuovo flusso di ricavi che funziona molto bene".

Quando sarete competitivi in Europa?
"C’è un approccio pessimistico e uno ottimistico. Se guardiamo alla Champions negli ultimi 15-20 sembra sia difficile sulla carta vincere per chi ha meno di 700-800 milioni di ricavi. Ma il nostro approccio ottimista è la vision del club, non si parla solo di ricavi. Ci stiamo concentrando su questo: ci sono club simili ai nostri che vincono la Champions. Prima è meglio è, prima di iniziare a correre bisogna iniziare a camminare. Dobbiamo prima prevalere in Serie A in Italia e poi in Europa".

Sull’aumento di capitale a medio lungo termine? “Il mio predecessore, Scanavino, ha fatto un lavoro eccezionale. È stato di grande aiuto, mi ha dato consigli, mi ha spiegato tante cose e ha fatto un lavoro eccezionale sulla sostenibilità. Stiamo cercando di aggiungere un nuovo mattone per vincere. L'idea che abbiamo alla base è che i soci smettano di fare aumenti di capitale. Dobbiamo rendere la società sostenibile. Ho detto a John Elkann che il mio obiettivo e vincere e per lui smettere di iniettare soldi. Ma la prima cosa per tutti resta vincere".

Su Tether? “Come ha detto la proprietà e come ha detto il presidente nel CdA. Abbiamo tutti lo stesso approccio nel leadership team. Chiunque faccia parte del board cercherà di collaborare. Ci sono delle regole nel calcio europeo, quindi possiamo fare solo quanto prescritto. Siamo lieti di poter collaborare: ho detto a Francesco Garino che sono molto lieto di poter collaborare con loro e avere un dialogo positivo e sentirò qualsiasi idea e suggerimento. Dobbiamo accettare tutto quello che è stato detto durante l’assemblea degli azionisti: ho conosciuto loro, ho messo da parte le cose negative e ho cercato di avere un approccio positivo".

Sul suo ruolo?
"Sono entrato in Juve come dg, il mio obiettivo era parlare alla proprietà e ai soci. Tutto ciò che può portare i ricavi erano le mie priorità, ora mi occupo di tutto ciò che riguarda il club. Capisco che la portata è enorme e anche il mio lavoro sarà enorme e il mio approccio è modesto. Nessuno lavora bene solo, per questo ho creato un team di esperti per portare avanti il club".

Sul nuovo Direttore sportivo?
"È l’anello mancante all’interno del leadership team, una casella vuota. Penso che in poco tempo troveremo qualcuno, stiamo cercando in maniera attiva. Stiamo effettuando delle interviste. Durante l’estate John Elkann mi ha detto: come attrarre dei talenti? Guarda, si tratta della Juventus e già così si attraggono delle persone. Ci sono persone che hanno CV fantastici, vogliamo prenderci il tempo giusto per prendere le persone corrette".

Come è stato accolto dal calcio italiano?
"Penso che il calcio italiano abbia molti asset. La passione, la community. Ho visto che avevamo 1,2 milioni di persone che ci hanno guardato contro il Torino quindi lo standard è elevato. La passione italiana per il calcio è enorme, bisogna avere degli stadi validi. Questo è il problema principale, se ci fossero 10 stadi come questo la situazione sarebbe diversa. Penso che adesso la Premier League sia su un altro pianeta, ci sono Barcellona e Real che sono simili. Fino ad ora ho partecipato ad un’assemblea della Lega, ho incontrato il presidente della Figc, della Lega, il CEO della Lega, Abbiamo ottime relazioni e siamo molto lieti che Giorgio Chiellini sia stato eletto e si occupi delle relazioni con le istituzioni siamo in mani valide, quelle di Giorgio".

Che obiettivo si è posto?
“Vincere. Non riesco a pensare a nient’altro. L’ho detto stamattina al nostro personale. Ogni giorno mi sveglio e penso: come io e come noi tutti possiamo far rivincere il club. Con quale velocità. Ho un’ossessione per la vittoria, si pensa sempre alla vittoria in un club così".

Esiste un fattore Comolli?
"Ogni leader può avere un background, ma i buoni leader sono coloro che credono nell’autenticità, nell’essere genuini. Cercherò di guidare, con i miei pregi e difetti. Non so se c’è un fattore Comolli ma cercherò di unire le persone perché è sempre stato un fattore vincente. I buoni leader sono buoni comunicatori, modesti, che non lavorino da soli. Spesso dico che devo essere la persona meno intelligente nella stanza quando abbiamo delle riunioni. Cerco di circondarmi di persone intelligenti. Questo è quello che cercherò di portare nella società".

Continuerete a tagliare i costi?
"Il club ha fatto molto lavoro per la sostenibilità finanziaria e questo è il nostro obiettivo. Non è solo ridurre i costi, ci vuole equilibrio su come investire per vincere e non sprecare denaro. Non si tratta di aspettare grandi assegni dai soci, è importante creare nuovi flussi di ricavi. Migliorare le sponsorizzazioni per poi investire nella squadra e limitando spese non necessarie. Non vogliamo solo tagliare i costi. La nuova fase è come poter avere nuovi flussi di ricavi e investire in maniera saggia nella squadra".

Si può vincere attraverso la sostenibilità?
“Non è solo il club con i ricavi più alti a vincere. Dobbiamo essere creativi, penso fermamente che possiamo farcela".

Sul monte ingaggi e ricavi?
“70% cost ratio imposti dall’UEFA. Quello che i soci portano nel club non è così importante perché c’è sempre questo limite. Il 50% potrebbe essere corretto secondo me, ma comunque anche questo 70 è corretto".

Esclude un ridimensionamento?
"Siamo una comunità dove nessuno è escluso e tutti possono avere la loro opinione. Ero in disaccordo con quanto detto in assemblea, ma le ho prese a bordo. Nessuno dovrebbe essere escluso. La sensazione è quella di un rilancio".

Farete maggiore scouting?
“Sì, ma ognuno fa scouting in maniera intensa. Per la maggior parte della mia vita mi sono occupato di questo. Un club che ha 700-800 milioni di ricavi può farlo migliore rispetto ad un club che ne ha meno. Ci concentreremo sullo scouting, ma sia sui giovani che sui senior. Una parte del ruolo del ds sarà quella di fare scouting dall’inizio alla fine".

Sul rinnovo di Vlahovic?
"Abbiamo trovato un accordo con Dusan: parleremo a fine stagione. Non ci aspettiamo nulla di particolare, c’è un accordo con Dusan, già stretto l’estate scorsa con Giorgio e Modesto. C’è un accordo già stretto, quindi siamo sicuramente fiduciosi per questa situazione. Penso che nessun club italiano possa pagare come la Premier, ma non vuol dire che non vogliamo essere competitivi. Dobbiamo rispettare lo squad cost ratio sennò la UEFA interverrà. Dobbiamo gestire la nostra parte economica".

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