Juventus, dal regista al caso Joao Mario: a gennaio si valutano occasioni, ma niente spese folli
La Juventus si prepara a una sessione di mercato invernale improntata alla massima prudenza, condizionata dai vincoli economici e dal monitoraggio serrato della UEFA dopo tre esercizi consecutivi in profondo rosso. Come riportato dal Corriere dello Sport, gli investimenti estivi, gli stipendi ancora elevati e l’assenza di nuovi introiti straordinari complicano la gestione finanziaria di Damien Comolli, che deve anche tenere conto di minusvalenze previste, soprattutto quella legata a Douglas Luiz, e di ingaggi pesanti che si alleggeriranno soltanto a giugno, come quello di Vlahovic. In questo scenario il rinnovo di Kenan Yildiz è stato congelato per questioni di opportunità, mentre a gennaio non sono previsti interventi di grande portata.
Le idee non mancano, come dimostra l’interesse per Ayyoub Bouaddi del Lille, ma la Juventus deve fare i conti con i numerosi ammortamenti già messi a bilancio per gli acquisti di David, Openda, Zhegrova e Conceição. Per questo la strategia più realistica è quella di replicare il modello dello scorso gennaio: operazioni utili nell’immediato per consolidare la corsa al quarto posto, senza forzare la mano. La priorità resta un centrocampista, possibilmente un regista, dipendendo anche dalle scelte tattiche di Luciano Spalletti.
Sul fronte difensivo restano situazioni da chiarire: i rientri di Cabal e Kelly aumentano le alternative, mentre Joao Mario - arrivato nello scambio con il Porto - fatica a integrarsi ed è già nella lista dei cedibili. In definitiva, prima arriverà un centrocampista, poi si valuterà l’intera rosa, consapevoli che senza cessioni eccellenti non ci saranno colpi clamorosi.











