Lazio, Renzetti: "La prima squadra un altro sport. Provedel? Ero in panchina con l'Atletico"

Al termine dell'allenamento mattutino nel ritiro di Auronzo di Cadore, il giovane portiere biancoceleste Davide Renzetti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Di seguito le parole del classe 2006 riportate da lalaziosiamonoi.it: “Noi portieri abbiamo la fortuna di non correre, però facciamo tanta forza, iniziamo prima. Si lavora. È il primo ritiro per me, appena arrivata la chiamata è stata una grande emozione e soddisfazione. Puntano su di me e mi sono sentito preso in considerazione”.
In quale fondamentale vuoi migliorare di più? “Ce ne sono tanti. Ho tempo per migliorare e arrivare al livello degli altri come Provedel che per me è fortissimo, Mandas e Furlanetto. Voglio migliorare scioltezza e forza, ma ce ne sono tanti”.
Cosa ruberesti a Provedel, Mandas e Furlanetto? “Da Ivan la calma e la razionalità con cui fa la cose. Da Mandas la forza esplosiva e la capacità di adattarsi con la lingua. Furlanetto è al terzo ritiro, già conosce l’ambiente, si vede. Da lui prenderei la velocità con cui scende a terra”.
Il ritiro con la prima squadra? “Allenarsi con i grandi è un altro sport. Quando torni in Primavera hai un passo in più rispetto agli altri e si vede”.
L’aspetto che cambia di più tra giovanili e professionisti? “Non credo la potenza dei tiri o cose simili, ma i tempi che ci sono ad esempio tra i passaggi, tra stop e tiro. Sono quelli che fanno la differenza”.
Allenamento con la prima squadra o partita con la Primavera? “Sono due cose a parte. Non si può comparare. I tempi dell’allenamento in prima squadra sono come un altro sport. Anche la partita con la Primavera però richiede molta concentrazione”.
Da Provedel stai rubando anche il colpo di testa? “Ero in panchina con l’Atletico. L’ho visto dal vivo, è stato fantastico ed è stato l’unico a fare un movimento da attaccante vero”.
Quanto è importante la verticalità per Baroni? “È fondamentale. Vogliamo fare tanti gol, più dell’anno scorso, con il mister stiamo lavorando bene e possiamo fare tanto a livello realizzativo”.
Scuola portieri italiana? “Siamo i più completi. Stiamo integrando anche qualcosa dalle scuole di portieri estere. La scuola italiana per me è la migliore”.
