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Le pagelle della Lazio - Provedel salva i suoi. Casale in ritardo. Immobile non punge

Le pagelle della Lazio - Provedel salva i suoi. Casale in ritardo. Immobile non pungeTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 6 febbraio 2023, 20:35Serie A
di Tommaso Maschio

Risultato finale: Hellas Verona-Lazio 1-1

Provedel 7 La prima volta che viene chiamato in causa non è impeccabile e viene graziato da Doig sul tap in, ma nella ripresa si supera in uscita sullo stesso scozzese. Nulla può sul gol del pari dove viene tradito dalla difesa.

Hyasj 6 - Gioca molto sulla difensiva ingaggiando un bel duello con Depaoli, ma così facendo sbilancia il gioco dei biancocelesti sulla corsia opposta non riuscendo a dare una mano concreta a Zaccagni. Questi sogno gli ordini e lui li esegue alla lettera con qualche buon lancio in verticale che però non viene sfruttato a dovere.

Casale 5,5 - In ritardo sullo scatto di Ngonge in occasione del gol del pari. Prima si alterna nella marcatura su Lasagna che con la velocità crea qualche grattacapo alla difesa. Prova a riscattarsi nel finale con una proiezione offensiva che per poco non risulta decisiva.

Romagnoli 6 - Soffre anche lui la vivacità di Lasagna e le verticalizzazioni dell’Hellas, ma rispetto al compagno compie meno sbavature.

Marusic 5,5 - Doig non è un cliente facile, specialmente se Lazovic gli dà una mano come spesso e volentieri accade, e il montenegrino fa fatica a limitarne le sgroppate, anzi per due volte lo lascia troppo solo in area di rigore senza che lo scozzese ne approfitti. La chiusura su Lasagna è da brividi, ma corretta. Meglio quando si sgancia in avanti accompagnando l’azione dei biancocelesti.

Milinkovic Savic 6 - Non è ispirato come in altre occasioni, alterna buone giocate e inserimenti ad altre fasi meno brillanti. Poche le occasioni da rete, giusto una punizione che finisce di poco a lato, che gli capitano anche per merito del pressing avversario che gli lascia poco spazio.

Cataldi 6 - Regia attenta, ma senza slanci per il mediano biancoceleste che si abbassa sempre molto per far ripartire l’azione. Qualche imprecisione, ma nel complesso si guadagna la sufficienza sia per l’assist a Pedro sia per una bella chiusura su cross di Lazovic. Dal 60° Vecino 6 - Si piazza davanti alla difesa e gioca una gara attenta cercando di avviare l’azione dei suoi con maggiore verticalità.

Luis Alberto 5,5 - Da lui ci si aspetta la giocata di classe, ma al Bentegodi la sua luce resta spenta. Gioca una gara di sacrificio, lottando contro gli avversari, ma non riesce mai a trovare lo spazio e l’idea giusta per imbeccare le punte.

Zaccagni 6 Poco assistito da Hysaj cerca di mettersi in proprio per creare problemi sulla sua corsia di competenza. Corre a perdifiato su e giù mettendosi al servizio della squadra. Nel finale ha l'occasione per segnare il gol vittoria, ma il suo tacco è ben controllato da Montipò.

Immobile 5 - Non una serata facile per il centravanti che fatica a liberarsi della marcatura di Magnani. Lotta e si batte, ma non è la sua giornata come dimostra il tiro alle stelle a metà primo tempo, praticamente unico squilli dell’ora abbondante in cui resta in campo. Dal 67° Felipe Anderson 5,5 - Mobile e ispirato cerca con il movimento di sottrarsi alla marcature dei centrali scaligeri e aprire varchi in cui i compagni possono inserirsi. Non riesce a cambiare però l’andamento della gara. Non al meglio della condizione e si vede.

Pedro 6,5 - Con una giocata d’alta scuola sblocca la gara. Il modo in cui controlla dentro l’area e attorniato da avversari si gira in un fazzoletto per calciare, solo sentendo la porta, è da vedere e far rivedere nelle scuole calcio. Del tridente è il più attivo anche se spreca un bel pallone di Hysaj nel primo tempo. L’età non è più verdissima, ma non si risparmia neanche in fase difensiva anche se qualche intervento è un po' ingenuo.

Maurizio Sarri 5 - La squadra parte abbastanza bene con tanto palleggio che però alla fine risulta sterile, le cose migliori le fa quando si cerca la palla verticale per le punte ed è così che arrivano due occasioni non sfruttate. Trova il gol nel finale di primo tempo e sembra quello l’episodio che può cambiare una gara equilibrata e molto fisica. Invece nella ripresa la Lazio è in balia di un Hellas che prima pareggia e poi sfiora a più riprese il gol vittorie. Solo due cambi in 90’ sono una rarità da quando esistono le cinque sostituzioni e forse poteva pescare qualcosa in più dalla panchina.

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