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LIVE TMW - Hellas, Sogliano: "Non vedo l'ora di parlare con Bocchetti. Non ho contattato Ficcadenti"

LIVE TMW - Hellas, Sogliano: "Non vedo l'ora di parlare con Bocchetti. Non ho contattato Ficcadenti"TUTTO mercato WEB
lunedì 21 novembre 2022, 15:52Serie A
di Luca Chiarini

14.45 - In casa Hellas Verona è il giorno di Sean Sogliano: il neo-direttore sportivo dei gialloblù (che torna a ricoprire il ruolo dopo la parentesi tra il 2012 e il 2015) risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di presentazione nella sede del club in via Olanda. Al suo fianco ci saranno il presidente Maurizio Setti e il responsabile dell'area tecnica Francesco Marroccu. L'appuntamento è per le ore 15: vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.

15.05 - Inizia la conferenza stampa.

Prende la parola il presidente Maurizio Setti: "Le parole di oggi sono sprecate: siamo qui perché io per primo voglio chiarire alcuni aspetti legati a questa scelta. Ho letto di dissapori e cose simili: quando io e Sean ci siamo lasciati l'abbiamo fatto come due fidanzati che si separano senza dare una spiegazione. Sono stato in contatto spesso con Sean in questi anni, credo che la compatibilità di questo trio possa dare continuità e sostanza a questo club. Non siamo i primi che creano un gruppo di lavoro più ampio. Sean è una persona che stimo, ha valori umani che sono compatibili con Francesco. Alle parole vanno accompagnati i fatti, e i fatti dicono che siamo ultimi in classifica. Ma il campionato non è finito, e il modo di essere di Sean può essere un valore aggiunto per noi. Non siamo arretrati la scorsa estate, ora le domande vanno fatte a Sogliano, ma voglio che sia chiaro che la semplicità di questa unione sarà visibile da qui ai prossimi mesi con un unico scopo: il bene dell'Hellas Verona. Sono entrato qui undici anni fa, non è il momento di puntualizzare certe cose, lo faremo a tempo debito".

La parola passa a Sogliano: "Sono più emozionato della prima volta. Conservo tantissimi ricordi della mia prima esperienza qui. Se mi guardo attorno vedo delle maglie di giocatori che per me hanno voluto dire tanto e mi emoziono. Sono orgoglioso che il presidente mi abbia dato la fiducia: essere qui, in un momento in cui serve fare un'impresa, è un grande orgoglio. Arrivare in queste situazioni fa parte della mia vita: dopo Verona ho fatto delle scelte scomode, che probabilmente non hanno giovato alla mia carriera. Ho risolto il mio contratto con il Genoa, in Serie A, e lì si stava bene, poi sono andato a Bari... Il mio percorso l'ho voluto. Il fatto che sia qui mi dà molta carica e forza: il presidente sa che farò il possibile per aiutare l'Hellas a fare un'impresa molto difficile, vi dico che non vedo l'ora di parlare con la squadra, con lo staff e con Bocchetti. Si parte da lì".

Interviene il responsabile dell'area tecnica: "Voglio fare l'in bocca il lupo a Sean e dargli il benvenuto. Il suo ingresso è un grande rinforzo per il club: le caratteristiche che ha saranno decisive per darci l'impulso che nell'ultimo periodo avevamo perso. Setti aggiunge: "L'arrivo di Sean è una scelta condivisa"

Che idea si è fatto della squadra?
"Nelle ultime partite ho visto delle prestazioni valide. Le gare contro la Juve, contro il Milan o la Roma hanno mostrato una squadra tutt'altro che morta, e vogliosa di ribaltare una situazione difficile. Non trovando il risultato può esserci anche un pizzico di mancanza di lucidità. Ma io non sono tipo da numeri, questa squadra ha conservato quasi tutti i giocatori dello scorso anno a centrocampo in difesa. Davanti hai avuto meno precisione, lo scorso anno tante volte capitava di portare a casa punti perché l'Hellas faceva un gol in più dell'avversario. Attendo di valutare questi giocatori e di guardali negli occhi".

Sogliano prosegue: "Da quando sono arrivato all'Hellas ho iniziato a non dormire... Ognuno deve essere sé stesso in questa situazione. Il presidente è tale da undici anni, Francesco è arrivato in estate e io arrivo oggi. Dobbiamo cercare di fare un'impresa: che io sia d.s. e lui responsabile dell'area tecnica a me interessa fino a un certo punto, quello che dobbiamo fare è caricare l'ambiente e i giocatori. Non voglio legittimare una posizione, sono qui perché voglio dare una mano e fare quello che so fare io. Un ingresso a gennaio per un dirigente non è facile, ma la società resta snella. Quando prendemmo Iturbe condivisi la scelta con il presidente e con Gardini. Non c'è alcuna complessità, l'importante è che i rapporti siano veri".

Cosa farete con Bocchetti?
"È un periodo particolare per prendere una decisione di qualsiasi natura nel mondo del calcio, con il Mondiale di mezzo. Parlerò con lui, con i giocatori e con il suo staff, in questo momento siamo tranquilli".

Cosa c'è da correggere in questo Verona?
"I punti sono quelli che sono, poi ognuno può farsi un'idea. A volte, però, da fuori sei più lucido: non ho visto grande differenza nelle ultime prestazioni rispetto allo scorso anno, mi riferisco alle ultime cinque partite. La differenza è che il Verona lo scorso anno faceva un gol in più degli altri. Io qualche idea me la sono fatta su questa rosa, e probabilmente non la cambierò, ma devo prendermi del tempo per parlare con loro e capire cosa c'è nella loro testa. Il Verona ha avuto sempre un marchio di fabbrica: la corsa. E se la squadra corre è perché si allena forte. Voglio quindi capire cosa c'è nella loro testa: bisognerà tornare ad allenarsi, e poi iniziare a ragionare nel particolare".

Lei ha dimostrato di essere molto interventista sul mercato.
"A volte capita che giocatori buoni non rendano e in altre piazze facciano bene. Ma non siamo a luglio, siamo a metà stagione, e dunque uno deve fare delle scelte, per quanto azzardate possano essere. Dobbiamo fare un po' di casino, prima di mollare proveremo molte cose. Cambiare qualche attaccante può essere un tentativo, dobbiamo vivere di sensazioni".

Che società e che presidente ha ritrovato?
"È una società che ho lasciato otto anni fa e che è cresciuta moltissimo. È cambiato tanto: oggi chi arriva qui si rende conto che il club si è consolidato negli anni, si è strutturato. Ho trovato una società nella quale si respira un'aria importante, un presidente che ha un'esperienza diversa rispetto a quando l'ho conosciuto. Sa fare il suo lavoro meglio di un decennio fa, inevitabilmente. Sono orgoglioso che mi abbia riportato qui".

Parlerà con Bocchetti. Ficcadenti potrebbe essere un candidato qualora decideste di cambiare?
"Ho un difetto: non riesco a parlare con nessun altro allenatore fino a quando non decido di mandare via quello che è in carica. Stimo moltissimo Ficcadenti, ma non ho parlato né con lui né con nessun altro allenatore".

Il Sogliano-bis riparte per quanti anni? Che contratto ha firmato?
"Ho firmato per questa stagione più un'altra, ma oggi in testa ho altro. Dobbiamo pensare al presente, al quattro gennaio. Col presidente parlo e prendo decisioni in maniera molto rapida. Non abbiamo discusso di progetti, oggi sarebbe fuori luogo: ovvio che mi piacerebbe costruire qualcosa insieme a questa società. Si tratta di dare tutto a una piazza che lo merita, poi sono sicuro che ci sarà un futuro, perché so cosa posso dare a questa società e so cosa ha dato lei a me".

Gennaio sarà decisivo per il vostro obiettivo?
"Pensiamo al Torino, che sarà un avversario difficile da affrontare. Mancano ventitré partite alla fine del campionato, non credo che una gara possa determinare la retrocessione o la salvezza Non è che se andasse male a Torino ce ne andiamo al mare, col c...".

Torna in una piazza che nutre grande affetto per lei.
"Sì, mi dà molta gioia. Il rapporto con la tifoseria è forte perché loro sanno che l'ho conquistato lavorando, con il mio modo di essere. Chi fa questo lavoro è soddisfatto quando i tifosi sono contenti, e sentire la loro fiducia è sicuramente bello. Sanno che questo è un momento difficile, e sanno anche come supportarci per superarlo".

Valuterà con la sua esperienza se la rosa sia in grado di rispecchiare la filosofia di gioco del club?
"Il presidente e Francesco hanno voluto dare continuità alle ultime stagioni, con Bocchetti la squadra gioca come nelle stagioni scorse. Ci sono giocatori che riescono a interpretare al massimo questa filosofia e altri che fanno un po' più fatica. Questo non è un calcio che devi fare al 50%, devi farlo necessariamente al 100%. Se c'è qualcuno che non ci riesce, bisognerà intervenire".

15.54 - Finisce la conferenza stampa

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