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Mbappé è mostruoso: il PSG vince 2-1. La Juve rischia il tracollo, poi sfiora un clamoroso pari

Mbappé è mostruoso: il PSG vince 2-1. La Juve rischia il tracollo, poi sfiora un clamoroso pariTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 6 settembre 2022, 22:51Serie A
di Marco Conterio
fonte dall'inviato a Parigi di Tuttomercatoweb
PSG-Juventus 2-1 al 90'

Finisce 2-1 per il PSG contro la Juventus a Parigi ma dire d'aver 'guardato' il Paris Saint-Germain, soprattutto nel primo tempo del Parc de Princes, alla première della campagna Champions, sarebbe riduttivo. Perché le cose straordinarie, i cieli pieni di stelle, le opere del Louvre, il primo sorriso della donna della tua vita, non li vedi, o li guardi soltanto. Li ammiri, li osservi e hai ben poco da fare se non applaudire, sospirare, e rimboccarti le maniche per dare il meglio di te per essere all'altezza. La stella cometa che dopo pochi minuti Neymar regala a Mbappé, il tiro al volo, l'idea, l'esecuzione, tutta la canzone dall'attacco fino all'ultimo assolo, sono un capolavoro. Bremer guarda il cielo, come sotto un arcobaleno colorato. Perin prova a fermarlo, ma come lo fermi un sogno così.

Le idee di Allegri, la meraviglia del PSG
L'idea di Allegri, prima dei vagiti della partita, era chiara: partorire una Juventus garibaldina, con Vlahovic e Milik a prendere a testate le speranze e i cross di Kostic e Cuadrado dagli esterni. Due davanti e dietro tutti quanti, solo che i piani son belli fin quando non si scontrano con la realtà. E la realtà è che il Paris Saint-Germain gioca un altro sport, ad altre velocità. Nulla togliendo alla Juventus e al valore dei suoi, ma Bonucci non ha (più) i tempi per tenere al guinzaglio Mbappé, Cuadrado che fa dello sprint la sua arma ha trovato uno (Nuno Mendes) più bravo di lui. Però il piano c'è: la Juve sale di ritmo, cresce, serve un gran Donnarumma su Milik ma poi il Paris è ancora magico e allora la Vecchia Signora osserva e ammira ancora. Hakimi per Mbappé, è due a zero, ma per magie, per straordinarietà, mica per colpe bianconere.

La riapre McKennie
Nella ripresa fuori Miretti e dentro McKennie. Se leggerete di 'bocciature', saranno giudizi affrettati come i paragoni come i migliori al mondo nel ruolo. Miretti non è parte della gioventù di De Ligt e Vlahovic, ma è ancora allo scalino sotto. E' la notte più importante della sua vita, dentro perché non c'è Pogba e perché ora è il più in forma nel ruolo. Combina poco, sbaglia qualcosa, ma non avrà fardelli da portare o esami da rifare. Non è ancora tempo per lui, in queste notti, molto semplicemente. L'americano entra e segna, così la gara si riapre, dopo il cross di Kostic. E allora ora c'è da vedere, da guardare, non più da osservare. Donnarumma, colpevole sulla rete dell'americano, si riscatta con una paratona su Vlahovic, poi il Paris sfiora la rete così tante volte, tra l'egoismo di Mbappé e un tiro a fior di palo di Messi, che c'è da perdere il conto. Girandola di cambi, la Juve si rende pure pericolosa con Locatelli e con Kostic che dalla sinistra è un martello. Solo che sotto l'Arco di Trionfo passa il Paris, magari sudando qualche camicia in più del previsto. Ammirare per credere.

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