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Milan-Como a Perth, c'è l'ok della Federcalcio australiana. Manca poco, ma crescono i dubbi

Milan-Como a Perth, c'è l'ok della Federcalcio australiana. Manca poco, ma crescono i dubbiTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 13:08Serie A
Ivan Cardia

Milan-Como si avvicina un po’ di più a Perth, Australia. Nelle ultime ore Football Australia, la federcalcio australiana, ha scritto a Rita Saffioti, vicepremier e ministra dello Sport dell'Australia Occidentale, il suo via libera ormai imminente alla disputa della partita all’Optus Stadium il prossimo 8 febbraio. Nella missiva, che rispondeva ad alcune richieste della ministra (chiarendo per esempio che parte del ricavato rimarrà sul territorio, e che la presenza della gara italiana non creerà conflitti con gare della A-League o della nazionale australiana), la federcalcio anticipa inoltre il sì che, con la relativa documentazione, sarà trasmesso all’Afc, la confederazione calcistica asiatica, e poi alla Fifa.

Cosa manca. Dopo gli ok di Lega Calcio Serie A, Figc, Uefa e Football Australia, mancano a questo punto due via libera: quello dell’Afc e poi l’ultima parola che spetta alla Fifa. In entrambi i casi non mancano pressioni perché la partita naufraghi, ma non è così scontato che avvenga: sin dall’inizio di questa vicenda, il passaggio più delicato era legato alla Uefa, che ha infatti dato il proprio placet “con riluttanza”. Nelle ultime ore si stanno registrando diverse pressioni sull’Afc, ma sulla carta la confederazione asiatica non avrebbe molti motivi per respingere la prima storica partita di un campionato europeo all’estero. E poi toccherebbe, come detto, alla Fifa: il presidente Gianni Infantino ha già chiarito i suoi dubbi al riguardo, ma Zurigo potrebbe avere le mani legate. La confederazione calcistica mondiale, negli ultimi anni, ha infatti dovuto concludere il contenzioso in via transattiva avviato con la Liga, che già nel 2018 aveva provato a organizzare una gara all’estero. Da quel momento è stato avviato un progetto di riforma, per ora rimasto nel cassetto: allo stato attuale non c’è una regola che disciplini questa situazione, e la Fifa avrebbe molte difficoltà a esprimersi in senso contrario, senza rischiare un nuovo caso legale.

Resta il fatto, però, che la Serie A sia rimasta sola dopo la retromarcia della Liga su Villarreal-Barcellona: in caso di parere contrario della Fifa, non è così scontato che da via Rosellini decidano di adire le vie legali. Anche perché, dopo l’iniziale unanimità, alcuni presidenti - il granata Cairo è stato l’unico finora a esternarli - hanno iniziato ad avere dubbi. Inoltre, sulla questione si sono espressi non solo i milanisti Rabiot e Maignan, ma anche i due allenatori di Milan e Como, entrambi in senso contrario: più diplomatico Allegri, più netto Fabregas, ma la sostanza resta. Le resistenze, in buona sostanza, rimangono numerose e a diversi livelli. Molto dipenderà anche da eventuali nuove proteste dei tifosi interessati: quelli del Como si sono già mossi, si attendono eventuali prese di posizioni dei sostenitori rossoneri.

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