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Milan-Genoa 3-1 dts, le pagelle: il miglior Sheva contro la sua ex. Ma Leao cambia tutto

Milan-Genoa 3-1 dts, le pagelle: il miglior Sheva contro la sua ex. Ma Leao cambia tuttoTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO
venerdì 14 gennaio 2022, 06:40Serie A
di Gaetano Mocciaro

MILAN-GENOA 3-1 - 17' Østigard, 74' Giroud, 102' Leão, 112' Saelemaekers

MILAN (pagelle a cura di Gaetano Mocciaro)
Maignan 6 - Non può nulla sull'incornata di Østigard, per il resto non deve compiere grandi interventi.
Kalulu 6 - Il Milan con lui ha pescato un grande jolly, capace di giocare indifferentemente a destra e centrale. È attento nei contrasti e ha un piede non male nei lanci lunghi.
Gabbia 6 - Bene nel disimpegno, soffre poco il tridente rossoblù.
Tomori sv - Si rivede dopo due partite saltate per Covid-19, esce gelando San Siro. Si tocca il ginocchio, prova a resistere, poi cede. Dal 24' Florenzi 6 - Gettato nella mischia, è apprezzabile per la costanza con cui spinge sulla destra, accompagnando la manovra offensiva. Peccato per la poca precisione nei traversioni.
Théo Hernández 7 - Perde Østigard in occasione del primo gol, in qualche modo prova a ostacolare Portanova che manca per poco il raddoppio. Dopo la doppietta a Venezia stavolta fatica persino a portarsi in avanti, ma l'ingresso di Leao lo risveglia, ricomponendo la fascia sinistra letale. Così lla prima occasione buona calibra al millimetro la palla per l'1-1 di Giroud, poi serve l'assist per il 3-1 di Sale.
Tonali 6.5 - Il Milan si appiglia alle sue idee e invenzioni, ma per buona parte della serata non trova le risposte dalla trequarti in su. Lui fa i suo mettendoci fisico, qualità e personalità.
Krunić 5.5 - Sfiora la traversa nei primi minuti, ma è solo un inizio illusorio. Il bosniaco soffre Portanova dalla parte opposta. Dal 62' Bakayoko 6 - Qualche imprecisione iniziale in fase d'appoggio che sembra ormai un'abitudine, per il resto dà una mano in fase di filtro.
Messias 5.5 - Si accende nella ripresa provando a far valere le sue qualità tecniche, ma non riuscendo a metterle al servizio dei compagni di squadra. Dall'80' Saelemaekers 6 - Non entra nel migliore dei modi in partita, sbagliando tanti palloni. Ma ha il merito di chiudere definitivamente l'incontro segnando il 3-1.
Maldini 5.5 - Il padre fece il suo esordio contro i rossoblù 37 anni fa. Lui cerca subito di farsi notare con una bella serpentina e si fa apprezzare per la generosità, ripiegando e facendosi valere nei contrasti. Ma è davanti che manca qualcosa. Dal 62' Brahim Díaz 6.5 - Così così nei tempi regolamentari, sale in cattedra nei supplementari quando con un avversario stanco la sua freschezza fa la differenza.
Rebić 5.5 - Quasi tre mesi dopo ecco il croato titolare. Qualche accelerata, un suggerimento per Messias ma non è ancora al top. Dal 62' Leão 7 - Entra e dà la scossa al Milan. Velocissimo, tecnico, imprevedibile. Più l'avversario è stanco e più le sue qualità emergono. Trova alla fine il gol qualificazione, probabilmente cercando di crossare.
Giroud 6.5 - Nel primo tempo è un corpo estraneo, quasi non tocca palloni. Prova a sgomitare un po' di più in una ripresa e al primo vero pallone buono sentenzia di testa, alla sua maniera. E riacciuffa una partita che stava trascinandosi verso una clamorosa sconfitta. E tanto basta per riabilitarlo. Dal 118' Roback sv
Allenatore Stefano Pioli 6 - Non esagera col turnover, eppure la squadra è per almeno 45' bloccata, incapace di trovare i meccanismi. I cambi in corsa salvano la situazione.

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GENOA (pagelle a cura di Mattia Alfano)

Semper 7 - Praticamente mai impegnato nella prima frazione di gara. Dal secondo tempo in poi sale in cattedra e compie due veri e propri miracoli, prima su Giroud e poi su Leao.
Hefti 6.5 - Bravo in entrambe le fasi. Cliente scomodo per Theo Hernandez soprattutto nei primi 45’. Nella ripresa va in affanno, come tutta la catena destra genoana d’altronde, per via dell’ingresso in campo di Leao, che a tratti è incontenibile.
Vanheusden 6.5 - Intorno alla metà della prima frazione prende coraggio, avanza palla al piede e con una fucilata di mancino impegna Maignan. Sontuoso nella ripresa, di testa le prende praticamente tutte.
Østigård 6.5 - Disputa una gara attenta e per più di un’ora di gioco concede davvero poco spazio a Giroud. Nella prima frazione è lui a sbloccare il match con una bella incornata, che non lascia scampo a Maignan. Dal 111’ Bani s.v.
Vásquez 5.5 - Messias non entra mai in partita e lui può gestire con tranquillità quella zona di campo. Nel secondo tempo, però, si fa sfuggire Giroud, che in area svetta di testa e riapre la partita.
Portanova 6 - Vivace in mezzo al campo. È sua la palombella da corner che porta al vantaggio firmato da Ostigard. Nel finale della prima frazione raccoglie in area rossonera lo scarico all’indietro di Ekuban ma, a due passi da Maignan, non riesce clamorosamente a centrare lo specchio della porta. Dal 105’ Ghiglione sv
Badelj 6 - Maldini non lo oscura e può orchestrare senza troppi problemi. È il cervello dei rossoblù: gioca a due tocchi dando ordine alla squadra ligure.
Melegoni 6.5 - Sempre elegante quando ha il pallone tra i piedi. Gioca con personalità e dà il giusto cambio di passo al centrocampo di Shevchenko.
Ekuban 6.5 - Svaria molto sul fronte offensivo e non offre punti di riferimento agli uomini di Pioli. Bravo anche in fase di non possesso, dove ripiega per supportare Hefti. Dal 71’ Cassata 6 - Dà equilibrio e dinamismo alla mediana del Grifone.
Caicedo 6 - Si sgancia dalla marcatura di Gabbia e gioca spalle alla porta, consentendo così ai suoi compagni di risalire il campo. Dal 63’ Destro 5.5 - Riceve davvero pochi palloni e non riesce ad incidere sul match.
Yeboah 6.5 - Buona la prima per lui in maglia rossoblù. Anche lui, come Ekuban dall’altra parte, molto generoso senza palla. Sfrutta la propria rapidità per mettere in difficoltà Florenzi e Kalulu. Dal 87’ Pandev 5.5 - Vale lo stesso discorso di Destro. Entra quando il Milan ormai si è già riversato nella metà campo rossoblù e non viene dunque supportato dai compagni, costantemente impegnati a difendersi.
Allenatore Andriy Shevchenko 7 - Sa benissimo di essere ad un passo dall’esonero e si gioca il tutto per tutto a San Siro, in quella che per anni è stata la sua casa. Schiera un 4-3-3 molto propositivo, sorprendendo e non poco i ragazzi di Pioli: il suo Genoa se la gioca a viso aperto e ha comunque il merito di riuscire a trascinare i rossoneri ai tempi supplementari.

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