Non solo giovani terribili: il Como si gode Diego Carlos, la nuova guida della difesa

Diego Carlos è diventato, in silenzio e con classe, il nuovo pilastro della difesa Como. Alla sua prima stagione in Serie A, il difensore brasiliano classe 1993 sta dimostrando tutto il valore dell’esperienza, quella che non si compra e che oggi fa la differenza in una squadra in crescita. Terza presenza di fila, terza partita intera consecutiva. Da quand'è sbarcato in Italia, solo alla prima è rimasto in panchina a guardare. O, forse, a studiare.
Contro l’Atalanta, alla New Balance Arena, ha offerto un’altra prestazione di spessore: concentrato, autorevole, sempre al posto giusto. Si è fatto sorprendere solo in un’occasione, sull’iniziativa di Samardzic che ha portato all’1-0, ma poi ha reagito da leader vero, rimettendo ordine nella linea difensiva e salvando i compagni in più di una circostanza. Lo scivolone su Sulemana è stato decisivo, quello su Lookman quasi eroico: una parata legale che ha impedito al Como di affondare.
Ma al di là dei singoli episodi, è la continuità a colpire. Le buone impressioni delle prime due uscite si stanno trasformando in altro: tre indizi fanno una prova, insegna Agatha Christie. L’ex Fenerbahce e Aston Villa ha portato in dote personalità, letture intelligenti e quella calma da veterano che contagia chi gli gioca accanto. Come Jacobo Ramon, un altro dei giovani terribili di Fabregas. E ai giovani, soprattutto se nello stesso reparto, serve sempre una guida. Anche in campo.
La difesa del Como, che nella scorsa stagione spesso si scioglieva nei secondi tempi, oggi è più solida e compatta. Merito anche di lui, di Diego Carlos, il leader silenzioso che guida senza urlare, ma con l’esempio. Un punto di riferimento prezioso per Fabregas e per tutto l’ambiente lariano. Perché se il Como oggi riesce a reggere anche contro squadre come l’Atalanta, il segreto passa anche dai piedi – e dal cuore – del suo numero 34 brasiliano.
