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Con Lautaro e due gioiellini come Bonny e Pio l’Inter ha i gol scudetto. Sarri e la Lazio che non decolla, Fabregas supera l’esame Dea. Chissà se il mondo Juve rimpiange il corto muso di Allegri

Con Lautaro e due gioiellini come Bonny e Pio l’Inter ha i gol scudetto. Sarri e la Lazio che non decolla, Fabregas supera l’esame Dea. Chissà se il mondo Juve rimpiange il corto muso di AllegriTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 00:00Editoriale
di Luca Calamai

Quanto vale l’Inter? Non sono ancora convinto al cento per cento della scelta di Chivu. Anche se il giovane tecnico nerazzurro sta regalandomi sensazioni positive. Più che altro vorrei capire l’umore dentro lo spogliatoio. Se dopo le delusioni nelle finali Champions il vecchio gruppo ha ancora la fame giusta. Ma c’è un qualcosa di nuovo della nuova Inter che mi piace tantissimo. Che è da scudetto. Qualche indicazione la potete trovare anche nel tabellino della gara contro la Cremonese. Lautaro è tornato a fare il Lautaro. Penso che questo attaccante non abbia a livello internazionale il credito che meriterebbe. Ma intanto non ha smesso di fare il suo mestiere. La cosa in più è la presenza nel reparto offensivo dell’Inter di due veri gioiellini. Contro i grigiorossi ha timbrato il cartellino il talento Bonny. Qualche giorno fa era toccato a Pio Esposito diventare protagonista. Se a questo tridente aggiungete Thuram i conti tornano. La nuova sfida nerazzurra nasce nel segno del gol. Un progetto veramente interessante. L’esplosione in tempi rapidi di uno di questi due bomber potrebbe fare la differenza. E, soprattutto, fa dimenticare l’estenuante e infruttuosa trattativa per portare ad Appiano Gentile Lookman. Chivu mi sembra che abbia il giusto coraggio per dare spazio a questi due.

E questo non era un passaggio scontato. Molti allenatori si riempiono la bocca con la parola giovani per poi puntare sull’usato sicuro.
Ieri abbiamo seguito con attenzione il rocambolesco pareggio tra Lazio e Torino. Baroni ha salvato la panchina. E sono convinto che il tecnico toscano riuscirà a far risalire la squadra granata. Il sostegno di Cairo è stato un assist prezioso. Quanto a Sarri ancora non lo vedo padrone tecnico del progetto Lazio. Certo le problematiche economiche del club biancoceleste pesano. Ma il Comandante è stato abituato nella sua lunga carriera a vivere situazione ben più complicate. Ieri ha retto anche il Como di Fabregas all’esame Dea. Un’altra prova di maturità di una squadra giovane e di talento che incuriosisce tutti.
Chiudiamo con Juve-Milan. Chi rischia di più è sicuramente Tudor che deve dimostrare al suo mondo di essere un allenatore da scudetto. Per farlo ha bisogno di un risultato super. Anche dal punto di vista simbolico. Chissà se il mondo Juve rimpiange il corto muso di Allegri. Un tecnico che in casa bianconera è stato molto amato e molto odiato. Pensando alla sfida di oggi penso che sia soprattutto temuto.

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