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Roma, Gasperini: "Settimana non semplice. Non credo di rischiare Wesley"

Roma, Gasperini: "Settimana non semplice. Non credo di rischiare Wesley"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:05Serie A
Marco Campanella

La Roma vola a Cagliari con l’obiettivo di dimenticare lo scivolone casalingo contro il Napoli e rilanciarsi nuovamente in classifica: il match contro i rossoblù di Pisacane è in programma per le 15.00 di domani. Alle 13.30 odierne, Gian Piero Gasperini presenterà la gara in conferenza stampa presso l’apposita sala del Centro Sportivo “Fulvio Bernardini” di Trigoria. Diretta testuale a cura di TMW.

13.10 - A breve la conferenza stampa di Gian Piero Gasperini.

13.40 - Inizia la conferenza stampa.

Come sta Angelino? Com'è andata la settimana?
“Angelino va bene, ieri è stato rimesso con la squadra e ha ricominciato ad allenarsi. Lui in questo periodo, soprattutto nelle ultime settimane, si è allenato individualmente, ma bene. Penso che sia più una situazione dettata dai medici, quando daranno il via libera per poter essere utilizzato. È stata una settimana non semplice, perché abbiamo avuto un po' troppe acciacchi, influenze e cose varie che hanno toccato i giocatori. Anche alcuni acciacchi come Koné ed El Aynaoui, che devo ancora valutare oggi. Wesley, che probabilmente, non credo, rischieremo domani. Vediamo oggi pomeriggio. Poi ci sono state le influenze di Baldanzi e Dybala. È stata una settimana non come speravo, ma ci sono degli highlander che non mollano mai. Sono sempre belli presenti. Oggi cercherò di portare tutti comunque. Dopo la valutazione su chi gioca domani, visto che abbiamo anche giovedì una partita a Glasgow e poi lunedì con il Como, abbiamo tre partite in una settimana. Possiamo valutare bene”.

La rosa è al completo per fare tre competizioni?
“Numericamente siamo al completo. Sono tutti acciacchi di qualche giorno. L'unico infortunato in questo momento che è fuori è Dovbyk, quindi la rosa in questo momento è al completo. Poi dopo i 22/23 c'è sempre qualche situazione in cui qualcuno sta meglio di altri. Dovbyk anche è sulla via della guarigione. Numericamente è sicuramente una rosa completa. Quei giocatori che hanno giocato meno, però, stanno dando tutte delle belle risposte, per cominciare non solo da Ghilardi, ma lo stesso Ziolkowski, lo stesso Baldanzi, lo stesso Pisilli, che sono i giocatori più giovani, italiani, Under-21 anche. Sono molto contento di loro, sicuramente avranno sempre più spazio. Numericamente la rosa è in grado di affrontare quello che deve fare per continuare a avere un rendimento molto alto, quel nucleo molto forte che è stato fino adesso, e invece devo alzare su alcuni giocatori, soprattutto nell'attacco, che hanno avuto poca presenza e poca continuità fino adesso. Da Dovbyk a Ferguson, a Dybala, a Bailey, per motivi diversi, sono quattro giocatori molto importanti, che se riusciamo ad avere un po' più di rendimento e di continuità, soprattutto, perché ci sono stati veramente pochi, magari abbiamo ulteriori margini per fare anche meglio”.

Dybala falso nove può essere una soluzione già domani?
“Come ho già detto dall'inizio, il problema di Dybala è solo che stia bene, altrimenti non può giocare da nessuna parte. Se sta bene, il problema è che ha fatto una serie di partite fino al Milan, che sono state anche molto positive, ma sono state tre o quattro in cui c'è stato questo stop. Su Dybala riguarda solo la possibilità di poterlo avere al meglio. Questa settimana è rimasto fuori fino ad oggi, farà il primo allenamento con la squadra, è rimasto fuori per questa influenza di cui è stato colpito. È rientrato ieri facendo un po' di differenziato, ma anche l'altro ieri. Oggi si allena con la squadra, quindi è chiaro che Dybala è un giocatore molto forte, però dobbiamo cercare di avere la continuità. Magari ne ha avuta a sprazzi e in questo periodo non l'aveva avuta. L'aveva avuta solo fino al Milan, e si sono visti anche i risultati. In attacco abbiamo più soluzioni. Ha fatto bene Baldanzi a Cremona e anche domenica con il Napoli ha avuto un'occasione che si è costruito, la più pericolosa. È un ragazzo che dà delle belle risposte e poi non è propriamente il suo ruolo, lo sappiamo, ma abbiamo avuto il fuori Ferguson. Abbiamo avuto un fuori di Dovbyk che ha ricoperto per ruolo e poi, a un certo punto, è venuto a mancare. Lui l'ha fatto molto bene, tra tutti l'ha fatto anche bene. Sappiamo che per giocare con lui in centravanti devi giocare in un certo modo. Se ci gioca Ferguson o ci gioca Dovbyk, ci sono altre caratteristiche, ma questo è il bello del calcio”.

Ndicka ed El Aynaoui ci saranno a Como? Cosa chiede al suo falso nove?
“Non ho avuto conferme. Cerco di dare alla rosa l'adattamento migliore: la rapidità, la tecnica, i triangoli, la palla a terra. Se pensate anche al gol che è stato annullato a Pellegrini a Cremona, la giocata l'ha fatta Baldanzi: è chiaro che con quelle caratteristiche vai a cercare di mettere al meglio le caratteristiche di quei giocatori. Se ne hai altri con altre caratteristiche, cerchi di sfruttare quelle che sono le caratteristiche migliori. Nella nostra rosa, in questo momento, si marcano quei due giocatori che hanno la caratteristica migliore, secondo me anche rispetto a Soulé o Pellegrini, sono loro per andare a fare quel ruolo. Non che loro non lo possano fare. Lo può fare chiunque con le proprie caratteristiche”.

Bailey che giocatore è?
“Lui è stato tre mesi fuori, tre mesi sono tantissimi, ha avuto un infortunio, due mesi, cioè non un infortunio chirurgico, un infortunio che l'ha tenuto fuori due mesi. Due mesi è una cifra, poi dopo, subito, quasi un altro mese. È chiaro che nel frattempo gli altri vanno avanti, vanno forte, è in un gruppo che viaggia e che è sempre presente, che è sempre compatto, è sempre bello reattivo negli allenamenti, nelle partite. Non è facile poi dover recuperare, dover inseguire, soprattutto in un periodo come dicembre dove tutti vanno, tutta la squadra: ormai non c'è più quei caldoni asfissianti e i ritmi sono forti e tu hai perso della strada, ti devi rimettere velocemente in carreggiata per recuperarla. Quello è ciò che cerchiamo di fare sperando che abbia la continuità e la presenza negli allenamenti. Ora non può averla, è tre mesi che è fuori, tre mesi che è appena rientrato, almeno un po' di tempo per allenarsi, di dare un po' di continuità agli allenamenti. Sono la prima settimana o due settimane che si allena con regolarità, però c'è anche tutto il resto. È chiaro che c'è un giocatore su cui puntiamo, un giocatore come lui, come quelli che ho nominato prima, Dybala, Ferguson, Dovbyk, sono giocatori su cui ci auguriamo che possano dare tanto, perché se loro girano e hanno continuità, riusciamo ad essere anche più competitivi”.

Quali sono i suoi fedelissimi nello spogliatoio?
“Il gruppo è straordinario, da Svilar a tutti gli altri portieri che non stanno giocando. Tutta la difesa, Ndicka è un leader, Hermoso è un leader, Mancini è un leader. Ghilardi e Ziolkowski sono due giovani che non hanno saltato un minuto di allenamento. Per loro è stato anche faticoso all'inizio, sono molto contento per Ghilardi che ha fatto quella prestazione, perché vuol dire che quando uno riesce a fare una gara del genere, vuol dire che è in grado di poterla fare. Sarà così anche per Ziolkowski, è un ottimo ragazzo, non so quale sarà il tempo, ma sono tutti ragazzi a posto. Vale per il resto dei ruoli, vale per i centrocampisti, vale per gli esterni, Wesley, Celik, ma anche per tutti gli altri, Rensch che c'è sempre, Tsimikas con le sue difficoltà ma c'è sempre, Pellegrini, straordinario, Soulé, straordinario. Abbiamo avuto qualche defezione in quei giocatori per lungo tempo, gli altri possono avere qualche giorno che succede, giocando a calcio tante partite succede, questi però purtroppo hanno avuto defezioni molto lunghe nello stesso reparto. Nonostante questo, la Roma, in virtù di questi ragazzi, ha fatto fino ad adesso un ottimo percorso e abbiamo tutta l'intenzione di continuare a farlo. Pisilli è forte. Lui giustamente meriterebbe magari giocare di più, io non voglio fermarlo perché se c'è la possibilità di giocare nella Roma sarebbe la cosa migliore, perché è normale che lui voglia giocare di più, ma si sta alleando con grande professionalità ed è sempre lì pronto. La forza della Roma in questo momento è questo gruppo, questo gruppo di giocatori con una mentalità straordinaria”.

Pisilli è una risorsa o si aspetta un colpo dal mercato?
“Sì, direi sì, direi assolutamente, ma anche per quello che ho visto in allenamento merita tutto questo. Io ho insistito molto su quel centrocampo perché stava facendo molto bene e all'inizio c'era El Aynaoui da inserire, ho forzato un po' di più su di lui e ha dato delle risposte molto forti, e poi ha trovato tre highlander che gli hanno concesso poco spazio. Però io sono molto contento di Pisilli: bisogna, come ho detto prima, piuttosto che creare un problema è meglio che lui giochi, però mi piacerebbe potesse giocare qui".

Che ne pensa di Palestra? L'assenza di Mina cambia i piani in attacco?
“No, non cambia, noi cerchiamo di mettere in campo la formazione migliore. Su Palestra, sta facendo cose forti. L'anno scorso sembrava potesse saltare dei passaggi, aveva fatto un buon campionato in Serie C con l'Under 23. Era già un giocatore molto seguito, quest'anno lui ha voluto trovare spazio a Cagliari e lo sta facendo con grande valore. Anche lui era spesso chiuso da tanti giocatori in quel ruolo, c'era Bellanova, Zappacosta. La dimostrazione è che i giovani devono giocare, quando giocano migliorano, però non è facile per squadre che giocano per obiettivi importanti. O fai una scelta dichiarata con la società e punti decisamente sulla valorizzazione, sapendo che puoi perdere qualcosa, ma nell'immediato, per puoi avere riscontri futuri. Ci sono sempre dei punti interrogativi e devi puntare su questo, altrimenti poni davanti dei giocatori solidi e bravi, per cui i giovani devono spesso andare a trovare spazio in una squadra con meno ambizioni. Dobbiamo cercare di puntare su tutto”.

Come ha trovato Arena? Per domani è convocato?
“Per domani è convocato, servono le proporzioni, qui scendiamo un po' più di età, però i passaggi sono poi gli stessi. Quello che ho sempre trovato producente è avere una rosa di 17 giocatori e poi avere dei giovani dietro da buttare dentro, 17-18 giocatori massimo se fai alle coppe. Queste sono tutte situazioni che devi creare in anticipo e poi dopo dare spazio, magari se sei un settore giovanile come è il caso della Roma o dell'Atalanta, però mi accorgo che man mano che sali di ambizione e che pensi a dei risultati molto più alti, questo discorso diventa difficilissimo da fare. È uno dei ragazzi, però sta giocando in Primavera, calma”.

Ferguson? C'è la possibilità che ritorni al Brighton?
"Non ne ho parlato, parlerò con la società a gennaio. In questo periodo si parla di tanti giocatori, poi magari uno entra, fa due gol e cambia il mondo. Oppure fa due o tre partite di livello e cambiano tutti i giudizi. Adesso è troppo presto, ci sono ancora tantissime partite che possono cambiare le strategie e le idee”.

Si può dire che Pellegrini è un uomo di Gasperini?
“Pellegrini è un uomo della Roma, è un giocatore forte, molto solido, sicuramente è un valore, ma questo lo avete sempre saputo. È un giocatore giovane, che ha 29 anni, è un giocatore sano, sempre presente, si allena benissimo, è un ottimo ragazzo. Fa parte di tutto quel gruppo di capitani molto attaccati al gruppo, alla stagione e alla prestazione della squadra”.

14.05 - Termina la conferenza stampa.

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