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Sosa: "Garcia, Mazzarri e Calzona: giocatori del Napoli frustrati da troppe informazioni"

Sosa: "Garcia, Mazzarri e Calzona: giocatori del Napoli frustrati da troppe informazioni"TUTTO mercato WEB
martedì 27 febbraio 2024, 23:45Serie A
di Tommaso Bonan

Roberto "Pampa" Sosa, ex attaccante del Napoli e opinionista, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TvPlay: "Il ruolo dell'allenatore? Al di là degli aspetti tattici, credo che l’importante sia sempre l’input che dà l’allenatore. Thiago Motta, Gasperini, Italiano e Inzaghi hanno smascherato le solite scuse del ‘non ho i calciatori’ o ‘non riesco ad allenarli bene durante la settimana’, di conseguenza ci fanno vedere belle partite che non annoiano. Molti altri allenatori si nascondono dietro a questi alibi, pur essendo strapagati. Quelli che ho citato, invece, stanno facendo vedere cose diverse con un input differenti. La Fiorentina schiera il solo Arthur in mediana, con tutti gli altri votati all’attacco; il Bologna con la Lazio, nonostante il vantaggio, ha continuato ad attaccare, oppure l’Atalanta che ha comunque strappato un buon punto a San Siro col Milan. In tutti questi casi vuol dire che c’è la volontà di essere propositivi, di attaccare in avanti per recuperare il pallone, mentre se l’intenzione è sempre quella di aspettare e ripartire con la mentalità del ‘vediamo cosa succede’ penso che continueremo a vedere spettacoli brutti. L’input dell’allenatore è di provare a fare qualcosa di diverso, se no rimaniamo con le solite scuse del calcio antico quando in realtà il mondo sta evolvendo.

Il Napoli? È stato sovraccaricato di informazioni in questa stagione: da Garcia a Mazzarri passando per Calzona. L’errore principale è stato non valutare il fattore emozionale che l’anno scorso con Spalletti era dominante e che aveva rappresentato una spinta decisiva. Man mano che passavano le partite penso che la squadra sia andata in confusione proprio per aver assorbito troppe informazioni che hanno bloccato e frustrato i giocatori. Con Mazzarri si parlava di tanto possesso palla, ma erano tutti passaggi all’indietro e pochissimi in verticale. Va bene rifugiarsi sul portiere o sui difensori quando necessario, ma il dato del possesso palla secondo me va valutato quando la squadra è nella metà campo avversaria, perché se nessuno riesce a smarcarsi o a trovare linee di passaggio in avanti è un grande problema".

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