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TMW RADIO - Lucchesi: "Allegri scelta di testa, non di pancia. Spalletti? ADL non ha sbagliato"

TMW RADIO - Lucchesi: "Allegri scelta di testa, non di pancia. Spalletti? ADL non ha sbagliato"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 27 maggio 2021, 19:35Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Fabrizio Lucchesi intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il dirigente sportivo Fabrizio Lucchesi ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dal ritorno di Allegri alla Juventus: "Penso che l'idea nascesse da prima, queste non sono decisioni di pancia ma di testa. Parte tutto da lontano, quando si sono accorti dell'insoddisfazione avuta con la guida tecnica di Pirlo".

Possono tornare subito a lottare per lo Scudetto?
"Assolutamente sì, con l'Inter ridimensionata e col Milan che non si sa ancora bene... Chi fa l'allenatore è alla ricerca di sfide, ha voglia di ricostruire qualcosa di importante e alla Juventus può farlo. Non avrà gli stessi soldi di prima ma l'azienda è progressivamente e costantemente in crescita".

Davvero il Real Madrid era interessato? L'Inter ha provato a inserirsi?
"Normale che gli allenatori importanti siano cercati da squadre importanti, bisogna capire quanto fosse stato strenuo il corteggiamento. La Juventus per lui è la scelta più conveniente, ha più certezze su cosa ci sia da fare anche rispetto all'Inter, che non sappiamo ancora quanto si ridimensionerà".

Che ne sarà di Ronaldo?
"Sarà un discorso di carattere aziendale: ha un costo molto elevato ma va capita l'integrità e quanto può portare. Se possono, credo faranno di tutto per tenerlo".

Del passaggio Paratici-Cherubini che ne pensa?
"Due interrogativi importanti. Intanto non mi sembra di vedere troppe squadre italiane che abbiano bisogno di una figura come Paratici. So però di interessamenti forti da parte di squadre straniere, di una ne son sicuro. Cherubini è persona di qualità, spessore e capisce di pallone: penso vivrà in un ambiente protetto".

Si aspettava l'addio di Conte?
"Lo mettevo in conto ma non lo credevo così scontato, mettendomi nei suoi panni. Di sicuro è un allenatore con tante attenzioni, ma forse dovrà tornare all'estero. Davanti a un ridimensionamento non se l'è sentita di fare un'annata di perdita tecnica presunta".

La panchina del Real Madrid rimane libera.
"Ci potrebbe andare Conte, lo vedo da profilo internazionale. Dipende anche dalle caratteristiche dell'allenatore che cercano, di sicuro il suo profilo è altissimo".

Ora all'Inter che succede?
"Il programma dell'Inter ripartirà oltre dal fare cassa anche da un adeguamento degli ingaggi. Riconfermare Conte significava dover fare una squadra importantissima, non vedo troppi problemi nel ridimensionamento, organizzi in base al nuovo allenatore".

Spalletti a Napoli le piace?
"Credo che De Laurentiis non abbia sbagliato neanche stavolta, tutti gli ultimi suoi allenatori erano importanti e hanno fatto bene. Spalletti è quello giusto, in un posto difficile ma lui ha le spalle grosse".

E una buona squadra.
"Possono competere per i primi tre posti: l'importante è primeggiare, anche se alla fine ne vince una sola. Se sbagliano poco, possono starci".

Che dice di Gattuso alla Fiorentina?
"Ogni professionista quando sente un presidente che punta su di te con voglia e convinzione ti fa sentire protagonista. Secondo me sono partiti bene, Rino è uno che dà il meglio di sé quando c'è da programmare e rifondare: non arriva al campo alle 15 per andarsene alle 17, lui è uno che si è fatto una formazione culturale partecipando molto. Ci ho lavorato insieme e dà il meglio di sé in fasi così".

Di punti in classifica ne mancano.
"Fare peggio sarà difficile (ride, ndr). Il posto naturale di questa squadra deve essere la zona Europa, non solo per il blasone ma anche per quanto ha investito Commisso. Si devono rimettere a posto le cose, Rino deve cementare".

L'ha sentito?
"No, l'ho chiamato per sentirlo al volo, avremo mille occasioni. So che sta cercando casa a Firenze, ma quando hai appena firmato hai tante di quelle cose in testa che certe telefonate entrano da un orecchio ed escono dall'altro. Lasciamolo lavorare".

La partita nella partita è il rinnovo di Vlahovic.
"Una soluzione va trovata per forza, è il giocatore più di prospettiva che c'è. Il contratto a scadenza 2023 dà ancora la possibilità di trovare un accordo entro tempi mediamente giusti. I sacrifici si fanno per quelli di grande futuro e Vlahovic lo è. Qualche anno fa me lo disse Corvino: diventerà un giocatore, io ancora non sapevo neanche chi fosse".

Che ne pensa di Donnarumma?
"Pensavo rimanesse, alla fine 8 milioni netti sono una bella cifra. Maldini però era un campione in campo e lo è anche oggi".

Juve o estero?
"Penso più estero".

Non ci sono già grandi portieri in giro?
"Il vantaggio di Donnarumma però è l'età, cosa che gli dà forza negoziale. Chi lo prende può fare un programma su di lui. Sinceramente penso abbia già un'intesa con qualcuno e non da oggi, non si può dire a un contratto del genere del Milan altrimenti. A breve ci farà sapere la sua soluzione".

Come lo vede il ritorno di Mourinho in Italia?
"Non è neanche un campione, ma un fuoriclasse. In questi anni ha fatto la storia in tanti grandi club e nazioni. A Roma l'hanno accolto benissimo, non sento tanto entusiasmo dai tempi di Capello: quest'ultimo aveva una grande squadra, spero la mettano a disposizione anche di Mourinho. Hanno gestito la trattativa in maniera impeccabile, ora però c'è il pallone".

L'Empoli ripartirà da Accardi-Dionisi. Come li vede?
"Il punto fermo è il presidente Corsi, tutto intorno è cambiato e lui no, li ha portati a livelli impensabili. Vivranno l'ennesimo grande palcoscenico mettendo in mostra i giocatori, se fosse salvezza è impresa altrimenti si riparte. L'Empoli è un laboratorio, produce giocatori come poche altre realtà italiane".

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