Udine si prepara alla protesta per Italia-Israele: quartieri blindati, droni e aree off-limits

Udine si prepara a una giornata ad alta tensione. La sfida di qualificazione ai Mondiali tra Italia e Israele, in programma al Bluernergy Stadium, è infatti affiancata da una massiccia protesta in centro a favore della Palestina. L'Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive ha classificato l'incontro con il grado di rischio 4, il massimo, per il timore di infiltrazioni estremiste e disordini.
Se sugli spalti si attendono circa diecimila tifosi – lo stadio ha una capienza di 25.000 – un numero analogo di manifestanti è previsto per il corteo pro-Palestina, in partenza alle 17:30. Una situazione di déja vu ma con allerta alzata rispetto a un anno fa, quando la stessa sfida di Nations League aveva visto 11.700 persone allo stadio e circa 2.000 manifestanti esterni.
Le misure di sicurezza sono imponenti: come riportato dal Corriere della Sera, mille uomini tra Forze dell'Ordine e soldati vigileranno in città e nell'impianto, sorvolati da elicotteri e droni. Un intero quartiere è blindato, con le aree di hotel della squadra israeliana e stadio dichiarate off-limits. Il Prefetto ha inoltre disposto divieti per bottiglie di vetro e contenitori in latta o ceramica. La manifestazione, promossa da quasi trecento sigle nonostante gli appelli governativi a sospendere la protesta dopo l'accordo di tregua a Gaza, ha ricevuto anche l'adesione di Amnesty International, che chiede a FIFA e UEFA l'esclusione della Nazionale israeliana dai tornei internazionali.
In tribuna sono attesi il Governatore Fedriga e i Ministri Abodi e Ciriani, che ha criticato la scelta di protestare in un momento di pace. Il Sindaco De Toni, invece, ha scelto una "terza via", partecipando a una veglia di preghiera. Un clima teso dove lo sport si interseca con la geopolitica, con l'unica certezza del desiderio di vedere la Nazionale italiana qualificarsi al Mondiale.
