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Bastoni, Kean e il primo vero successo di Gennaro Gattuso da quando è diventato CT

Bastoni, Kean e il primo vero successo di Gennaro Gattuso da quando è diventato CTTUTTO mercato WEB
Oggi alle 08:50Serie A
Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Udine

Non sarà facile andare al Mondiale. Anche vincendo le prossime tre partite e chiudendo il girone con 21 punti in otto gare, l'Italia è praticamente certa di non andare oltre il secondo posto nel gruppo I. La Norvegia fin qui è stata pressoché perfetta, ha strapazzato l'Italia a Oslo a giugno e ha proseguito la sua cavalcata una goleada dopo l'altra. A questo punto, a Haaland e compagni basterà battere l'Estonia in casa il prossimo 13 novembre per poi presentarsi a San Siro tre giorni più tardi con il pass per la partecipazione alla prossima Coppa del Mondo già in valigia. L'Italia, dal canto suo, deve intanto avere la meglio nel duello con Israele e poi dovrà aspettare un po' per conoscere chi affronterà a marzo nelle due sfide play-off. La semifinale sarà in casa, al momento contro una tra Galles, Romania, Svezia e Irlanda del Nord. Poi l'eventuale finale il 31 marzo: il 21 novembre si capirà eventualmente contro chi e dove.

Lo scenario è questo qui. Gattuso sa che si gioca tutto ogni volta. Sa che si giocherà la panchina da commissario tecnico a fine marzo. "Questa è casa mia", ha ripetuto spesso negli ultimi giorni. Quella Nazionale che da giocatore l'ha visto protagonista per 73 partite, che l'ha visto trionfare nel 2006, è oggi la sua squadra. L'ha ereditata dopo la vittoria risicata contro la Moldavia, soprattutto dopo la brutta sconfitta contro la Norvegia che ha portato all'esonero di Luciano Spalletti. Dopo giornate complicate tra ammutinamenti e defezioni.

Oggi invece almeno da questo punto di vista l'aria è cambiata. Alessandro Bastoni, squalificato, ha deciso di restare in gruppo fino a ieri mattina. Ha preso parte al day after di Estonia-Italia pur sapendo che non sarebbe sceso in campo. E lo stesso ha fatto Moise Kean, infortunatosi alla caviglia nella serata di sabato dopo una manciata di minuti e dopo un gol. L'attaccante della Fiorentina ha lasciato il gruppo azzurro in prossimità della rifinitura, ieri ha anche pranzato con la squadra prima di salutare tutti e tornare a Firenze. "Quando ci ha salutato, l’abbiamo applaudito per quanto ha dato per la Nazionale", ha detto ieri il CT in conferenza stampa.

Gattuso sta creando un gruppo affiatato. Attaccato alla maglia. Ha voltato pagina dopo un commissario tecnico che per sua stessa ammissione non è riuscito a toccare le corde giuste. La squadra lo segue anche negli allenamenti ad alta intensità, si fida di lui e non si tira indietro anche quando in fase difensiva ci sono quattro punte da supportare. E' un primo passo. Importante. Non sufficiente per qualificarci al prossimo Mondiale, ma necessario per non sfaldarci dinanzi a difficoltà che inevitabilmente arriveranno.

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