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A Genova dura presa di posizione dei tifosi: "Società indegna, vendi la Sampdoria"

A Genova dura presa di posizione dei tifosi: "Società indegna, vendi la Sampdoria"
ieri alle 23:04Serie B
di Tommaso Maschio

Che la frattura fra la tifoseria blucerchiata e l'attuale proprietà del club non fosse sanata era chiaro dal comunicato che i gruppi organizzati della Gradinata Sud e la Federclubs aveva pubblicato a fine settembre e ora la contestazione è pronta a esplodere domenica, in occasione della sfida contro il Pescara, con la tifoseria blucerchiata che ha chiamato i tifosi a raccolta sotto la Grandinata Sud

"Società indegna vendi l'U.C. Sampdoria. Domenica 5 ottobre ore 14:30 - Via del Piano. È tempo di muoversi", questo quanto scritto sui social per chiamare alla mobilitazione tutti i tifosi e simpatizzanti del club.

Nel comunicato delle scorse settimane si leggeva una lista dell'operato di 27 mesi di gestione oltre all'invito di trovare un compratore per la società (di seguito un estratto):

"Dopo 27 mesi di gestione, il vostro “operato” ha prodotto:
1. assenza totale di una vera struttura societaria solida, compatta e riconoscibile;
2. continui avvicendamenti di direttori, dirigenti, staff tecnici e allenatori;
3. indebolimento del settore giovanile e il quasi annientamento della squadra femminile;
4. mancanza di trasparenza senza spiegazioni chiare, né un volto autorevole che rappresentasse pubblicamente la società, ma solo comunicazioni filtrate, tardive o inesistenti;
5. totale assenza di investimenti reali per rafforzare la rosa e quindi risorse per il futuro;
6. ottenimento del peggior risultato sportivo in 79 anni di storia: la retrocessione in Serie C.

Pur vantando, a dire vostro, un riordino dei conti dell’U.C. Sampdoria, resta evidente il fatto che di calcio non siate minimamente competenti. La verità è chiara: non siete in grado di essere la proprietà e la dirigenza dell’Unione Calcio Sampdoria. (...) Oggi la tifoseria non chiede più, ma pretende la vostra uscita di scena. La vostra permanenza non è più accettata né accettabile. Il compito che vi rimane è uno solo: individuare nuovi acquirenti, preparati e consapevoli, capaci di guidare la Sampdoria con rispetto, per la sua storia e per la sua gente".

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