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Aureliano: "Il Cosenza è sempre stata la mia seconda squadra. Un'emozione arbitrarlo"

Aureliano: "Il Cosenza è sempre stata la mia seconda squadra. Un'emozione arbitrarlo"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 19:49Serie B
di Tommaso Maschio

“Il mio sangue è al 100% calabrese, i miei genitori sono nati e cresciuti a Corigliano. Sono sempre stato un tifoso, seppure di seconda mano, del Cosenza, visto che la mia prima squadra è il Bologna. Quindi ogni volta che ho arbitrato il Cosenza per me è stata un’emozione particolare”. L’arbitro Gianluca Aureliano, che domenica scorsa a Marassi – in occasione della gara d’andata dei play out di Serie B fra Sampdoria e Salernitana – ha arbitrato la sua ultima gara prima di appendere il fischietto al chiodo, ha parlato così nel corso dell’iniziativa ‘Chiacchere da VAR’ che si è tenuta al Campus dell’Università di Calabria svelando una particolare simpatia per il club calabrese.

Aureliano è poi tornato sull’espulsione del difensore rossoblù Caporale nella sfida contro il Catanzaro da lui arbitrata: “Dal campo ho ritenuto che si trattasse di una chiara occasione da rete. Il pallone era giocabile, il portiere era fuori dai pali e l’attaccante avrebbe potuto proseguire verso la porta. - spiega Aureliano come riporta Cosenzachannel.it - Il Var valuta solo se ci sono elementi oggettivamente diversi rispetto a quanto visto in campo. In questo caso, non c’erano”.

Spazio poi al rigore assegnato, nella stessa gara, al Cosenza e trasformato da Ciervo per l’1-1 finale: “In quella circostanza il Var mi ha segnalato un tocco non visto dal campo, coperto dai giocatori. Lì ho rivisto le immagini e assegnato il rigore. - conclude Aureliano - Il Var supporta l’arbitro, ma non può intervenire su decisioni soggettive se non ci sono chiari ed evidenti errori”.

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