Fra il Padova e Figoli c'è di mezzo Peghin: il presidente potrebbe prendersi tutto
Nonostante la trattativa per la cessione della quota di maggioranza del Padova, in mano al patron Joseph Oughourlian, sia giunta sul rettilineo finale con l’imprenditore argentino Marcelo Figoli pronto a chiudere un’operazione – tre milioni di euro più tutti i debiti - nata la scorsa estate, la parola fine non è stata ancora scritta con il presidente Francesco Peghin che potrebbe cambiare le carte in tavola.
Come riporta il Mattino di Padova l’attuale numero uno, che finora non ha voluto commentare la trattativa, potrebbe decidere di acquistare lui le quote in mano all’uomo d’affari francese: secondo quanto scritto nello statuto societario infatti “dal momento in cui gli azionisti di minoranza - oltre a Peghin anche Giorgio Brigo, Luca Destro e Giampaolo Salot - saranno informati della decisione dell'azionista di maggioranza di vendere la propria quota, godranno di un diritto di prelazione per acquistare le quote maggioritarie”. Un diritto al quale possono rinunciare, anche se probabilmente non sarà così.
Peghin e gli altri socio si prenderanno il mese di tempo concesso per decidere le prossime mosse con la fumata bianca che dunque potrebbe arrivare a ridosso di Natale. L’attuale presidente è entrato nella compagine societaria, con il 25%, nella primavera del 2023 contribuendo così alla risalita in Serie B che era l’obiettivo principale della proprietà e ora potrebbe decidere di guidare in prima persona il club nonostante un accordo verbale trovato con Figoli la scorsa estate. L’obiettivo è chiudere comunque entro la fine dell’anno per poter operare sul mercato a gennaio con la nuova proprietà già operativa.













