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Di Donato: "Il Vicenza ha messo la quinta, Ravenna sorpresa. Girone C, un inferno"

Di Donato: "Il Vicenza ha messo la quinta, Ravenna sorpresa. Girone C, un inferno"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Ferri
Claudia Marrone
Oggi alle 11:50Serie C
Claudia Marrone
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TMW Radio / A Tutta C
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Diretta mattutina del format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, A Tutta C, con ospite del giorno mister Daniele Di Donato, con il quale è stato per prima cosa affrontato il tema legato agli esoneri dei tecnici. Ultimo, in categoria, quello di mister Michele Pazienza alla Torres, con un altro, quello di Vincenzo Maiuri all'Audace Cerignola, prossimo: "Per un esonero, 12 giornate possono essere tante, ma anche poche. Purtroppo il nostro mondo ti porta a essere sotto esame dopo un paio di risultati negativi e sono poche le squadre che programmano, che lasciano lavorare: fa parte del nostro mondo, lo sappiamo, soprattutto in Italia alla fine paga sempre l'allenatore. Contano solo i risultati, e quando vengono a mancare è normale cambiare un solo profilo, non si può cambiare tutta una squadra".

Effettivamente in Italia il risultati ha un suo peso specifico, più alto di quello della programmazione. Ma intanto, che Serie C sta vedendo?
"La Serie C è come sempre combattuta. Poi sono diversi tra loro i gironi, ognuno con le sue caratteristiche. Il campionato di terza serie è difficile, devi tenere l’equilibrio se vuoi avere un risultato importante. Però le squadre che devono un certo campionato lo stanno facendo, basti vedere chi è in testa nei rispettivi raggruppamenti. Nel girone A, il Vicenza, che da anni punta alla B, sembra aver trovato l'anno giusto, anche se dietro ci sono Union Brescia e Lecco, mentre il Girone B è forse quello un po’ più combattuto, perché c’è la sorpresa Ravenna che diventa il terzo incomodo tra Arezzo e Ascoli: due squadre che combatteranno fino all’ultimo perché sono costruite per vincere. Nel Girone C è un inferno, perché come sempre ci sono le solite: c’è la Salernitana che ieri, pareggiando a Latina, ha lasciato quei due punti che le permettevano di staccarsi, e ci sono anche Benevento e Catania che son realtà consolidate".

Un Girone C dove la classifica è più compatta rispetto agli altri due raggruppamenti, e dove anche il Monopoli sta ben figurando, come Casarano e Casertana...
"Il Monopoli da anni che fa un calcio importante per la categoria e anche quest’anno, partito un po’ in sordina, si sta rimettendo in corsa, e anche la Casertana sta facendo bene da anni. Secondo me anche l’anno scorso aveva una squadra molto importante, poi ha avuto sicuramente dei problemi con vari vissuti in panchina, ma anche quest’anno ha fatto una squadra importante e alla fine è lì. Poi c’è il Cosenza che, zitto zitto, è venuto fuori dalle difficoltà. Poi c’è l’Atalanta, comunque c’è il Crotone, dal quale forse mi aspettavo qualcosina in più, ma è lo stesso su".

A volte però si può effettivamente incappare anche in un loop negativo da cui poi è difficile uscire più per un fattore mentale che tecnico-tattico?
"È normale che quando le cose vanno male ci sono tante componenti che fanno la differenza. È normale che si additi subito l’allenatore come responsabile, e quindi venga preso come capro espiatorio, ma la responsabilità è invece di tutti, dalla società all'allenatore, passando per la squadra. È tutta una conseguenza".

Una domanda invece sul suo personale: da quale progetto vorrebbe ripartire, dopo l'avventura con il Team Altamura? Le piacerebbe cambiare girone dopo gli anni nel C?
"Vorrei sicuramente ripartire da un progetto che mi dia la possibilità di lavorare in maniera serena, un progetto dove ci sia una progettualità di anni. Però so che non è semplice, perché in Italia si vuole quasi tutto subito. In questi mesi ho visto tante partite, mi sono aggiornato e mi è servito sicuramente anche questo per essere più preparato degli altri anni. Ho la fortuna di aver fatto tutti e tre i gironi e forse sì, mi piacerebbe cambiare per confrontarmi con realtà diverse, con un calcio secondo me un po’ diverso. Però il Girone C è affascinante, c’è una questione ambientale molto importante. A ogni modo, a prescindere dal girone, non vedo l’ora di rientrare per mettere in pratica tutto quello che in questi mesi ho appreso".

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