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Mori: “Livorno in difficoltà, serve lucidità. Derby Ascoli-Samb? Festa attesa da 40 anni”

Mori: “Livorno in difficoltà, serve lucidità. Derby Ascoli-Samb? Festa attesa da 40 anni”
Luca Bargellini
Oggi alle 11:34Serie C
Luca Bargellini
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TMW Radio / A Tutta C
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Ospite dei microfoni di TMW Radio, all'interno della trasmissione 'A Tutta C', Daniele Mori, ex calciatore di Ascoli e Sambenedettese nato a Livorno, ha parlato del momento delle tre squadre in questone:

Livorno, la tua città, la scorsa estate è finalmente tornata tra i professionisti. Tuttavia, le recenti tensioni tra tifoseria e presidenza non fanno ben sperare. Che sensazioni hai?
"Assolutamente non positive. Dopo una stagione bellissima che ha riportato Livorno nel calcio professionistico, ritrovarsi in queste condizioni è imbarazzante. La piazza è calda e pretende molto, e vedere il club con soli sette punti e con una curva in protesta verso il presidente fa davvero male. I livornesi aspettavano da anni questo ritorno, ma speravano di viverlo in ben altro modo".

Da ex calciatore e oggi allenatore, come valuti la situazione di Alessandro Formisano, continuamente in bilico sulla panchina amaranto? Quanto può influire questa instabilità sulla squadra?
"Quando le cose vanno male, l’allenatore è sempre il primo a finire nel mirino, è una legge non scritta del calcio. Ma spesso il tecnico si trova a dover assorbire problemi che vengono da fuori: malumori della piazza, tensioni societarie, infortuni. Non sempre esonerare un allenatore è la soluzione. Bisogna guardare il quadro generale e capire da dove nascono davvero i problemi".

Domani all’Armando Picchi arriva la Sambenedettese, una squadra che conosci bene. Che tipo di partita ti aspetti?
"Mi aspetto una gara intensa. La Samb è una squadra viva, che a Ravenna ha perso solo per un episodio arbitrale. È una realtà calda, con grande entusiasmo. Anche Livorno lo è, ma vive un momento difficile e dovrà gestire la pressione dell’ambiente. Sarà una partita 'gagliarda', tra due piazze importanti che hanno tanta voglia di riscatto".

Tra l’altro tua moglie è di San Benedetto del Tronto… ti ha mai perdonato per aver vestito la maglia dell’Ascoli?
"(Ride) Per fortuna sì, anche perché non è amante del calcio! Quindi direi che sono salvo. Diciamo che in casa mia il tifo resta neutrale".

Il calendario propone due sfide ravvicinate tra Ascoli e Sambenedettese, prima in campionato e poi in Coppa Italia di Serie C. È un derby che manca da quarant’anni. Che atmosfera ti aspetti?
"Sarà un derby infuocato. Le due città lo aspettano da una vita e l’adrenalina si sente già da lontano. Peccato per il divieto di trasferta imposto a entrambe le tifoserie: è un dispiacere, perché sarebbe stato uno spettacolo bellissimo vedere i due pubblici affrontarsi nel modo giusto. Lo sport deve restare tale: un momento di condivisione, non di scontro. Anche per il rispetto dei tanti bambini che guardano e devono innamorarsi del calcio vero, non della violenza".

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