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Ruffini: "Tornare in C era un obiettivo. La Giana Erminio il club giusto per me"

Ruffini: "Tornare in C era un obiettivo. La Giana Erminio il club giusto per me"
Luca Bargellini
Oggi alle 11:19Serie C
Luca Bargellini
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TMW Radio / A Tutta C
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Ospite dei microfoni di TMW Radio, all'interno della trasmissione 'A Tutta C', Luca Ruffini, difensore della Giana Erminio, ha parlato della sua nuova avventura nel club lombardo:

Avvio di stagione positivo per te: nove presenze in campionato più quella in Coppa Italia. Tornavi nel calcio professionistico dopo alcuni anni in Serie D. Cosa ti ha convinto a scegliere il progetto Giana?
"Tornare in Serie C era un obiettivo che avevo da tempo, da quando ero sceso in D. Appena si è presentata la possibilità della Giana, una società che punta su giocatori giovani o su chi ha voglia di rimettersi in gioco, mi è sembrata la scelta perfetta. Poi c’era anche mister Espinal che avevo l’anno scorso, quindi non potevo dire di no".

Il presidente del Cittadella, Gabrielli, ha recentemente detto che la Serie C è cresciuta molto a livello qualitativo. Tu che sei tornato dopo qualche anno, hai avuto la stessa impressione?
"A livello tecnico, sinceramente, no. Quando giocavo in C qualche anno fa, la qualità era più alta. Però oggi è aumentata tantissimo l’intensità e il ritmo. È un campionato più livellato proprio grazie a questo".

Quindi una crescita più sul piano atletico che tecnico?
"Sì, esatto. Il calcio è diventato molto più fisico rispetto a qualche anno fa, e questa è la differenza principale che ho notato da quando sono tornato".

La prossima partita vi vedrà affrontare la Pro Vercelli, squadra che ha alternato solo vittorie e sconfitte fin qui. Che gara ti aspetti?
"Sarà una partita difficile, come sempre in casa loro. Giocano sul sintetico e davanti a una bella cornice di pubblico. Sono una squadra forte, la stiamo studiando, ma andremo lì per giocarcela e per provare a vincere".

Guardando la classifica, il Vicenza sembra avere una marcia in più. Dietro ci sono Lecco, Union Brescia, Alcione e Inter U23: pensi che qualcuno possa insidiare la capolista?
"Non abbiamo ancora affrontato il Vicenza, ma abbiamo giocato contro L’Ecco e Brescia. Sono due ottime squadre, con stadi caldissimi dove non è facile fare punti. Credo che se la giocheranno fino alla fine. Il Vicenza ora ha un po’ di vantaggio, ma il campionato è lungo e può cambiare tutto in poco tempo".

Hai vestito in passato la maglia della Feralpisalò, oggi “madre sportiva” dell’Union Brescia del presidente Pasini. Che ricordo hai di quell’esperienza e del presidente?
"Un bellissimo ricordo, anche se per me fu un anno difficile. Già allora Pasini aveva una grande voglia di fare. Voleva portare la Feralpi in Serie B, e ci è riuscito. Quando ho saputo del fallimento del Brescia, ho subito pensato che l’avrebbe preso lui. È un imprenditore serio e intelligente: ha fatto la scelta giusta, sia per sé che per la piazza".

Quest’anno in Serie C è arrivata anche la tecnologia. Come ti stai trovando con l’FVS?
"Io sono contento, perché è uno strumento che può aiutare. Va però migliorato: servono più telecamere, perché a volte non c’è proprio l’immagine giusta per giudicare un episodio. È una buona idea, ma deve essere resa più precisa, perché non sempre tutti hanno la stessa possibilità di vedere l’azione correttamente".

Ultima domanda, ma con un cambio di ruolo: spogliati dai panni del difensore e vestiti quelli del talent scout. Hai visto qualche giovane interessante in casa Giana?
"Sì, direi Berretta e Gabbiani. Sono giovanissimi ma hanno già dimostrato di poter fare bene: Berretta ha giocato il Mondiale, Gabbiani sta facendo molto bene in Primavera. Hanno grandi potenzialità entrambi".

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