Lazio, clean sheet e ali decisive: le armi di Sarri per rilanciare i biancocelesti
Sei clean sheet in dieci giornate e sette gol su 13 realizzati dalle ali. La ricetta di Maurizio Sarri per rilanciare la Lazio dopo un'estate complicatissima sta funzionando, come dimostrano i 12 punti conquistati nelle ultime sei giornate. Il mercato bloccato e tre sconfitte nelle prime quattro giornate compreso il derby avevano completato un'estate tumultuosa per i biancocelesti, che con l'autunno sono riusciti finalmente a trovare il sereno. Decisiva la solidità difensiva, cinque gare su sei senza subire reti con la sola eccezione del 3-3 interno contro il Torino. Il resto lo hanno fatto gli esterni offensivi, come dimostrano i sei gol su nove realizzati dal trio Cancellieri-Zaccagni-Isaksen in questo filotto di sei risultati utili consecutivi. La sfida col Cagliari è stata la perfetta dimostrazione di come Sarri si stia adattando alla sua rosa e abbia iniziato a trovare le chiavi giuste per ottenere i risultati.
Lazio, le risposte di Isaksen e Zaccagni
La prima Lazio di Maurizio Sarri sfruttava meravigliosamente la qualità di Milinkovic-Savic e Luis Alberto per vie centrali e costruiva lì le sue fortune. Questa nuova Lazio ha meno qualità a centrocampo e per questo sfrutta maggiormente le corsie esterne, come dimostrano le due reti di ieri. Circolazione di palla veloce a trovare Zaccagni e Isaksen, pericolosi già nel primo tempo ma decisivi poi nella ripresa. Il danese non segnava dal 6 aprile a Bergamo contro l'Atalanta ed è definitivamente recuperato dalla mononucleosi che lo ha colpito in estate. Zaccagni doveva dare delle risposte dopo qualche partita non brillante e lo ha fatto trovando il gol che ha messo la parola fine al match. Saranno loro la chiave, insieme alla solidità difensiva, anche del prossimo impegno proibitivo domenica a San Siro contro l'Inter. Il test per capire veramente se la Lazio potrà avere ambizioni importanti già quest'anno.











