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Osimhen, Leao, Kvaratskhelia, Barella e le altre eccellenze italiane: dura trattenerle

Osimhen, Leao, Kvaratskhelia, Barella e le altre eccellenze italiane: dura trattenerleTUTTO mercato WEB
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mercoledì 19 aprile 2023, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Un tempo eravamo noi a depredare gli altri campionati delle loro stelle. Per sentirsi al top, per qualsiasi potenziale campione era obbligatorio venire a giocare in Serie A. Così abbiamo avuto il privilegio di vedere dal vivo campionissimi come Ronaldo (il Fenomeno) o Zidane e, soprattutto, non abbiamo mai rischiato di vederci scippare gente come Del Piero, Totti, Maldini, Shevchenko e tanti altri (se non quando non erano più al massimo della forma). Giocavano già nel miglior campionato al mondo, perché mai avrebbero dovuto andare altrove? Oggi, purtroppo, non siamo noi a fare le regole. La Premier League ha il potere finanziario e l’appeal giusto per prendersi chiunque, in qualsiasi momento. Devo ammettere che questa situazione mi innervosisce parecchio. Vero, siamo stati anche noi al vertice, quindi non dovrei risentirmi. Eppure, mi infastidisce essere alla mercé degli inglesi (sportivamente non li ho mai amati).

Mi sto godendo al massimo queste ultime settimane di stagione perché temo molto l’arrivo dell’estate. Caldo afoso a parte, ritengo che sarà un mercato estivo molto “pericoloso”. Tanti club di prima fascia proveranno, sicuramente, a strapparci le nostre attuali eccellenze. Penso, nello specifico, a gente come Osimhen, Leao, Kvaratskhelia, Barella e potrei anche proseguire nella lista con altri nomi di “primo piano”. Parto da Osimhen. A Napoli è osannato e amato come fosse una divinità ma, come è normale che sia, il nigeriano è attratto dalla Premier League, il campionato top al mondo. Stesso discorso per Leao, idolo del popolo rossonero ma tentato dal dorato calcio inglese. Kvara è appena sbocciato, quindi, magari, si tratterrà ancora un po’ da noi ma, anche lui, è destinato ad altri lidi. Barella mi preoccupa molto, soprattutto se l’Inter non dovesse partecipare alla prossima Champions League. Adoro tutti e quattro. A mio avviso sono quattro top player assoluti e, quindi, potrebbero giocare ovunque. Dovrei aggiungerci anche un certo Maignan ma, per fortuna, mi pare che, per ora, il suo futuro sia rossonero al 100%.

Qui la fede calcistica non conta molto. La Serie A ha bisogno di fuoriclasse. Sono loro a rendere accattivante il nostro calcio. Gente come Osimhen, Leao, Kvaratskhelia, Barella e Maignan sono necessari per lo spettacolo. Senza di loro sarebbe tutto diverso. Godiamoceli ad ogni partita, nella speranza che restino in Italia il più a lungo possibile. Tuttavia, dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che, prima o poi, potrebbero fare le valigie per illuminare altri campionati (Premier League in primis). Non c’è modo di arrestare questo processo, al massimo si può tentare di posticiparlo nel tempo. Un’ultima riflessione va comunque fatta: attenzione, poi non è detto che le eccellenze italiane riescano a brillare anche altrove ma questo è un altro discorso… Appello ai nostri presidenti: vi prego, resistete alle tentazioni!

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