Bologna, dalla promessa di Valles al premio Nazionale: Cambiaghi in azzurro

Il 19 luglio, a Valles, Nicolò Cambiaghi non si era nascosto. In conferenza stampa, tra un allenamento e l’altro del ritiro estivo, l’esterno del Bologna aveva dichiarato apertamente il suo obiettivo: “La Nazionale è un mio sogno, perché arrivarci significherebbe essere tra i migliori calciatori italiani. Non mi è arrivata nessuna chiamata, ma sicuramente lavorerò per arrivarci”. Parole chiare, pronunciate con la determinazione di chi sa cosa vuole. E tre mesi dopo, quel sogno è diventato realtà.
Ieri, un po’ a sorpresa, è arrivata la convocazione del commissario tecnico azzurro Gennaro Gattuso per le gare dell’11 e del 14 ottobre contro Estonia e Israele. Una chiamata che premia il lavoro silenzioso ma costante di Cambiaghi, uno dei giocatori più disciplinati tatticamente del Bologna di Vincenzo Italiano. L’ex Empoli e Atalanta si è guadagnato spazio e fiducia grazie alla sua generosità, alla capacità di sacrificarsi in fase di ripiegamento e all’intelligenza con cui interpreta il ruolo di esterno offensivo.
In Europa, contro il Friburgo, ha confermato il suo momento positivo: suo lo zampino nell’azione del gol rossoblù, oltre a una prova di grande applicazione difensiva. Domani, però, al Dall’Ara contro il Pisa, Cambiaghi potrebbe partire dalla panchina: Italiano sembra intenzionato a dare spazio a Rowe, reduce da uno spezzone di qualità in Europa League. Sullo sfondo resta anche Dominguez, ma il tecnico emiliano pare non considerarlo una prima scelta: la sensazione è che, se in estate l’argentino fosse partito, il mister non si sarebbe disperato.
L’unico vero cruccio di Cambiaghi resta il gol. Da gennaio 2023 ad oggi, appena due reti complessive, una soltanto da quando veste la maglia del Bologna. Un dato che pesa, soprattutto per un allenatore come Italiano che pretende dai suoi esterni la stessa incisività realizzativa degli attaccanti centrali. Segnare di più sarà inevitabilmente il prossimo passo per consolidare la crescita e restare nel giro azzurro.
Intanto, però, il primo traguardo è raggiunto. Nicolò Cambiaghi ha mantenuto la promessa fatta a sé stesso e al pubblico di Valles: la Nazionale non è più un sogno, ma un punto di partenza per continuare a correre, questa volta con l’Italia sul petto.
