Como, Fabregas: "Nessuno ne parla, abbiamo speso 15-20 milioni per 10 giocatori"
14.45 - Per restare attaccato al treno Europa, il Como deve ripartire subito dopo lo stop di Parma. A partire dalla sfida casalinga di domani (mercoledì 29 ottobre, ore 18:30) con l'Hellas Verona per la nona giornata di Serie A. Cesc Fabregas, allenatore dei lariani a breve interverrà in conferenza stampa per presentare la partita.
15.07 - Inizia la conferenza stampa: "Il punteggio e la performance sono il risultato finale della partita. Siamo una squadra che piano piano sta costruendo qualcosa verso l'alto, mantenendo una filosofia e un'identità che per me è la cosa più importante. Stiamo iniziando un percorso da zero e non è solo vincere e portare giocatori bravi, ma farlo con un'idea. Diamo continuità a un processo e un'idea, alla fine la superficialità ti porta a vedere solo il risultato. Suwarso dice sempre: 'Se vai via, chi verrà dopo di te?'. Deve venire con la stessa idea qualcun altro nel caso. Idem se il presidente andasse via. Comunque contro il Parma potevamo vincere con la giocata di Douvikas se avesse calciato bene, ma il calcio è così. Dobbiamo essere bravi e continuare a costruire".
Verona e Napoli in tre giorni.
"Il Verona non meriterebbe di stare dov'è, non ha meritato di perdere contro la Roma, in 75 minuti contro il Cagliari ha fatto una grande partita. Sono una squadra molto pericolosa, i miei occhi vedono quello che la classifica non dice".
Come si imposta una partita del genere?
"Per far buono il punto di Parma dobbiamo vincere. Il Verona ha le idee chiare, ha continuità con l'allenatore, mi piace quello che vedo. Dobbiamo essere bravi a gestire la partita e i momenti, quando si è dominanti e quando non lo si è. Addai potrà giocare un po', Jesus tornerà dalla squalifica, Diao si è sentito bene in 45 minuti, anche Kuhn. Piano piano si va, mancano solo Sergi Roberto e Dossena".
Quanti cambi ci saranno domani?
"Ho tanta fiducia nei miei giocatori, penso che mi abbiano dimostrato che tutti possono giocare, magari porteremo freschezza e alternative, piano piano però stiamo tornando ad essere una squadra completa, con tutti i giocatori a disposizione".
Nico Paz partecipa a 4 gol e 4 assist del Como. Se non brilla lui, il Como non porta la vittoria a casa?
"Ho risposto già la settimana scorsa. Non dico di sì e di no, Nico è un giocatore importante, sta crescendo, ha molta fame. Quanto più giochi e fai nella parte offensiva, puoi essere coinvolto in un'azione. Ovvio che fa la differenza, per questo è qua. Mentre per me sarà sempre un giocatore importante. Kane ha fatto 102 gol in 100 partite, cosa dice Kompany? Ho giocato con Messi e ha fatto 90 gol in un anno, che gli dico? 'Mi hai fatto vincere tu?'. Sì, però no. Nico bravissimo giocatore, abbiamo bisogno di lui, deve continuare però con la stessa maniera di fare le cose. I gol si continueranno a fare, magari con un altro giocatore".
TMW - Scaloni, il CT dell'Argentina, ha detto che Nico Paz può convivere con Mastantuono... quindi anche nel Real Madrid? Nonostante tutte le stelle a centrocampo oggi?
"Non è mio compito in questo momento, è un problema del Real Madrid. Ho parlato con Xabi Alonso, è contentissimo di Ramon e Nico, di come stanno facendo le cose. Il Real Madrid ha grandissimi giocatori in quel ruolo, top mondiali, ma Nico sta in quel percorso e ha fatto un buono step. Ora Nico deve crescere di più, con il Parma non è stato molto lucido e lì deve dire che ogni 3 giorni deve essere il migliore in campo. Questa è la mentalità che vuole avere".
Primo 0-0 della stagione contro il Parma, ma in diverse partite sono scesi tanti giocatori dell'anno scorso. È iniziato tutto con il mercato di gennaio?
"Vero, ha aiutato molto, si è notato. Lo abbiamo fatto perché pensavamo fosse la cosa giusta, però non è solo questo il processo. Valle, Douvikas, Smolcic sono già qua da 8-10 mesi, sono in dinamica di gioco, nostra, questa cultura che abbiamo... sono tutti dentro. Non parlano sempre con me ma dicono che certe cose non le hanno mai fatte, è solo l'inizio. Kempf 1,5 milione, Butez idem, Cavlina 0, Diego Carlos a 0, di tutto questo non si parla mai. Tra 10 giocatori abbiamo speso 15-20 milioni. Non solo il risultato, stiamo creando uno stile, un'identità, dei giovani che tra 5 anni giocheranno al Mondiale con le loro nazionali. Questo va al di là dello 0-0, noi siamo molto tranquilli".
Chi ha parlato contro, Tudor, ci ha rimesso alla fine...
"Non mi piace parlare di Tudor, poi è un mondo ingiusto per tanti allenatori. Niko Kovac mi ha lasciato fuori dai convocati in una partita contro il Marsiglia e quasi piangevo, ma vedevo quanto per lui fosse difficile lasciarmi fuori. Mi ha detto: 'Spero che un giorno sarai allenatore per vedere quanto è difficile esserlo'".
Goldaniga può avere una possibilità?
"Edoardo, come Strefezza, come Da Cunha e Gabrielloni... non c'è mai niente di negativo da dire. Mi spiace per lui, è un ragazzo incredibile. Mi vedo a cena con lui un giorno quando andremo via da qui. Ovvio che vuole giocare, c'è livello adesso nella sua posizione, lui deve continuare e ha giocato la partita di Coppa. È complicato, però lui deve sempre essere quello è: un professionista. Lottare per la squadra".
Stamattina l'incidente di Josep Martinez, secondo portiere dell'Inter...
"Non so cosa sia successo, preferisco non dire niente. Notizia negativa e disdicevole, un abbraccio alla famiglia, ma non so cosa sia successo".
Ci saranno dei cambiamenti rispetto al Parma, dunque. E sul Napoli?
"Capisco la domanda, ma per noi esiste solo domani. Dovremo essere molto attenti a fare una grandissima partita".
Giovane e Orban che insidie possono portare?
"Si trovano molto bene, giocano uno vicino all'altro. È una coppia molto diversa rispetto alla Pellegrino-Cutrone, dovremo stare attenti e parlarci. Dovremo saper gestire un tipo di situazione. Mi hanno rubato l'occhio".
Potrebbe giocare Diao dall'inizio?
"Sì e no, è un dubbio che ho perché ci sono tutti a disposizione".
Addai può giocare?
"Non penso che inizierà domani".
Weekend negativo dal punto di vista degli arbitri, diversi errori in campo. Poi le parole di Conte, Chivu e non solo...
"Parlare degli arbitri è difficile. Un mondo complicatissimo. Mi sembrava rigore quello di Lucas Da Cunha contro il Parma, dal mio punto di vista non l'ho visto. Dalle immagini era al limitissimo. È molto difficile, ma ora vedo che arbitra più il VAR che l'arbitro. Questo toglie responsabilità all'arbitro. Prima c'era più pressione, se sbagliavi, sbagliavi. Sento che quando si gioca in Champions la gestione dell'arbitro è diversa in base ai Paesi d'origine. Se potessimo trovare l'uniformità...".
Lei cosa farebbe?
"Io preferisco sempre parlare, però ogni società ha la sua forma di interpretare e gestire le cose".
TMW - Smolcic, Posch, Vojvoda... ora per Van der Brempt è difficile recuperare il posto?
"Tutte le partite giocate da Smolcic sono state di un livello importantissimo, Posch è molto esperto e capisce bene quando entrare e uscire con una proiezione offensiva superiore, è molto intelligente e può fare anche gol. Vojvoda lo abbiamo usato di più esterno alto in queste ultime partite, Van der Brempt invece ha tutto per diventare un top. Sfortunatamente ha avuto un altro infortunio, più di una volta l'abbiamo dovuto cambiare nel primo tempo e ci penalizza. Ma deve continuare a lavorare, anche per mettersi a posto. Piano piano deve ritrovarsi, anche io devo riprendere la fiducia in lui a livello fisico. E ora c'è più competizione nel suo ruolo, dovrà lottare fino alla fine".
Dossena? Come sta?
"Sì, siamo contenti che la settimana scorsa fosse con noi. Ha fatto 5 mesi di recupero fuori. Adesso ci sarà l'ultima parte individuale di preparazione, poi giorno dopo giorno tornerà con noi ad allenarsi in gruppo. Sergi Roberto? Oggi ha fatto un esame, dopo la sosta di novembre rientrerà".
15.39 - Finisce la conferenza stampa.











