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De Paola: “Conte-Napoli, si è rotto qualcosa. Ha perso il contatto con i giocatori”

De Paola: “Conte-Napoli, si è rotto qualcosa. Ha perso il contatto con i giocatori”TUTTO mercato WEB
Oggi alle 11:47Serie A
TMWRadio Redazione

Le parole del direttore Paolo De Paola rilasciate a Tmw Radio.

Che cosa lasciano la sconfitta del Napoli e le roboanti parole di Conte?
"Ci sono anche notizie che si rincorrono su un presunto vertice fra Conte e i dirigenti, che ad ogni modo dovrà avvenire. Ho la sensazione che Conte abbia perso come conduttore il contatto con la propria orchestra. Mi sembra si sia rotto qualche cosa. Bisogna capire se queste sue sparate ora porteranno all'esonero o al proseguimento del rapporto. Purtroppo resta il fatto che il suo limite rimane quello di affrontare il doppio impegno. Ai nostri occhi appare evidente l'incapacità di saper proseguire con qualità su due fronti. Poi bisogna dire che Conte non è un allenatore per i lunghi tragitti ed infatti non è mai andato oltre due o tre stagioni. Gasperini per dire ha una capacità diversa di fare crescere i giocatori nel tempo. Conte invece spreme i suoi calciatori e presto si arriva ad un punto di rottura. Tra i senatori appannati comunque vedo Di Lorenzo e Politano, così come non vedo i soliti Anguissa, Mc Tominay e Lobotka. Tutto questo mi porta alla considerazione che lui abbia ancora in pugno la squadra, ma non so se sia d'accordo con loro sul fatto che non ci si possa battere sia in Serie A che in Champions League. Poi c'è bisogno che Conte e De Laurentiis si chiariscano, perché il primo lamenta il fatto che la piazza abbia aspettative troppo alte, per quanto bisogna dire che questa è una squadra che proviene da uno scudetto vinto e da un mercato dispendiosissimo".

Quali sono i veri limiti di Conte?
"Quello della doppia competizione è ormai un limite acclarato. Poi lui ha bisogno di vincere e nel momento in cui non ci riesce inizia a scalciare. A quel punto preferisce rompere tutto e andare via. Ciò che mi fa impressione in questa fase però è che la sua mi sembra una reazione esagerata di fronte ad una situazione comunque non ancora del tutto compromessa. Probabilmente ha intravisto un presagio nefasto".

Spalletti alla Juventus cosa può portare?
"Innanzitutto questo spogliatoio è sovradimensionato rispetto al valore effettivo dei giocatori. La forza della Juventus del passato è stata proprio quella del gruppo e dell'unità, mentre oggi questa cosa non si vede. Ora i giocatori dovranno seguire il nuovo maestro per ricrescere; in particolare mi riferisco ai Thuram, ai Cambiaso e ai Gatti. Questi elementi si sentono arrivati perché sono alla Juventus, ma la verità è che se la devono ancora conquistare. Ancora tutti devono dimostrare tutto. Anche la timidezza di Di Gregorio, che è un buon portiere, sta diventando insopportabile. Sull'aspetto societario poi si è arrivati a rimpiangere Andrea Agnelli, che ci metteva veramente la faccia. Quello di Spalletti invece è l'unico acquisto azzeccato negli ultimi cinque anni e ora andrà valorizzato".

L'attacco bianconero può essere rivalorizzato?
"Sono convinto di sì. Penso che vedremo un altro Vlahovic, ma soprattutto un altro Zhegrova, che ha un tasso tecnico superiore a chiunque nella Juventus. Voglio sapere che carattere abbia, ma comunque preferisco lui al posto di Conceicao. Yildiz invece non si può spegnere così dopo un paio di giocate non riuscite".

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