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I talenti inglesi per l'Italia, la scoperta di Richarlison e Botman: parla Giraldi

ESCLUSIVA TMW - I talenti inglesi per l'Italia, la scoperta di Richarlison e Botman: parla Giraldi
martedì 26 luglio 2022, 13:08Serie A
di Marco Conterio
A lungo chief scout e ds del Watford della famiglia Pozzo, Filippo Giraldi è stato scopritore di Richarlison, Sarr e con TMW racconta i tanti nomi inglesi per il mercato italiano. E non solo

Storie, analisi, aneddoti, racconti. Filippo Giraldi è stato per anni gli occhi di Gino Pozzo sui talenti nei quattro angoli del globo. Otto anni di soddisfazioni e scoperte al Watford, da chief scout prima e da direttore sportivo poi, in esclusiva con Tuttomercatoweb.com fa il punto sui tanti nomi che ballano sulle frequenze di radiomercato in questi giorni.

Carney Chukwuemeka, classe 2003 dell'Aston Villa: sfruttiamo la sua conoscenza del calcio internazionale e inglese per partire da qui. Da uno dei grandi obiettivi per la mediana del Milan.
"Gioca all'Aston Villa, l'ho visto dal vivo più volte: interessante, elegante nelle movenze. Non ha giocato moltissimo, è un 2003 ma si vede che ha grande potenziale. Non è raro che i giovani inglesi arrivino velocemente alla possibilità di giocare, è lo step della conferma che poi è difficile. Mi ricorda il primo Dele Alli, ha grande facilità nelle giocate e grandi potenzialità. Alli si è un po' perso ora ma ha sempre avuto grandissime doti: lui come ruolo e come tipo lo ricorda".
Ai Villans c'è tanto talento
"Faccio un altro nome. Jacob Ramsey, classe 2001, mi ha impressionato: servirebbe conoscerlo per capire il suo carattere e le sue capacità di adattamento. E' un 2001, da noi sembra un ragazzino ma a ventuno anni in Inghilterra sei già “grande” ha fatto oltre sessanta presenze. Ha numeri importanti anche dal punto di vista realizzativo: l'Aston Villa ha un centrocampo forte, poi c'è anche Douglas Luiz".
Altro nome che piace al Milan
"Un '98 forte, importantissimo davanti alla difesa. Tatticamente prezioso e intelligente.
Come squadra mi intrigano molto.”

A proposito dei rossoneri: ci racconta il 'suo' Fikayo Tomori?
"Altro giocatore che abbiamo seguito e ho trattato a lungo, siamo stati anche molto vicini. Tomori era al Derby, con Lampard che poi è diventato tecnico del Chelsea. Stavamo parlando con l'agente di prestito con diritto di riscatto, eravamo convinti si potesse fare, poi le strade hanno detto altro".
E' stato una delle grandi intuizioni rossonere
"Non mi ha stupito, perché anche quando è andato in Championship, si è dimostrato un calciatore molto applicato,non è scontato per un difensore giovane . Ok il grande atletismo ma quest'attenzione ai dettagli, ai movimenti al gioco collettivo , non erano scontate. A mio avviso era pronto anche per la Premier, è stata una valutazione del Chelsea e al loro livello ne hanno fatte altre".
L'Atalanta sta seguendo Ademola Lookman
"L'ho visto da quando era al Charlton, da quando era ragazzino. E' un'ala tipica inglese, reattivo, molto 'fastidioso', deve trovare però la giusta amalgama con la squadra. Ha un uno contro uno che in Italia può fare la differenza, anche se al momento non ha dimostrato di essere ancora un crack assoluto".
Possiamo paragonarlo a Boga?
"E' meno dribblomane e più verticale: ha più la strappata, accelera. Deve trovare la continuità che non ha avuto finora, con Gasperini magari con quella gamba può fare il salto di qualità...".

Passiamo alle sue scoperte al Watford. Richarlison, nuovo attaccante del Tottenham di Conte
"E' stata una trattativa lampo sulla quale ho insistito molto: durante lo scouting mi colpì il suo atletismo, la sua capacità di tener botta sui colpi. Più lo picchi e più sta su... E' perfetto per Conte. E' tenace, ha carattere, noi lo abbiamo preso per 10 milioni e venduto a 50 la seconda vendita è stata ancora più alta, fa sempre piacere... Unisce forza a determinazione, è forte e per Conte perfetto".
Altro colpo del vostro Watford, Luis Suarez, ora nuovo centravanti del Marsiglia
"Lui ed Estupinan sono state cessioni quasi 'obbligate': ci puntavamo molto, purtroppo non li abbiamo potuti tenere".
Tra i nomi chiacchierati sul mercato e che avete rilanciato in primis a Londra c'è Gerard Deulofeu
"Sono certo che Deulofeu meriti una grande squadra. Dopo il prestito sono stato una settimana a Barcellona insieme al suo agente per convincerlo a firmare a titolo definitivo: ha un talento da grande squadra. Prima era un po' discontinuo, adesso invece ha trovato maturità e in Italia può giocare in una big. Per me può far benissimo in tutte le grandi italiane. Ha fatto un percorso importante, ha un grande talento e ora deve dimostrare di sopportare e gestire una concorrenza pesante. E sono certo che lo farà alla grande".

Andiamo coi retroscena: che ne pensa del colpo Kim per il Napoli?
"L'ho trattato quando era in Sud Corea al Jeobunk Hyundai costava sui 5 milioni. La sua storia è affascinante : mi contattò personalmente con un traduttore vocale in inglese. Era cattivo, determinato, con personalità: mi piacque molto, però il club sudcoreano voleva rispettare l'accordo coi cinesi del Beijing Gouan che ai tempi erano dominanti sul mercato asiatico. Ho continuato a seguirlo, anche quando è andato al Beijing lo abbiamo trattato ma stavolta il prezzo era cresciuto. sono certo che se si ambienterà in Italia farà benissimo. Il Napoli farà un grande affare e con Spalletti in panchina farà una grande stagione".
A proposito di difensori, è anche quello dei centrali olandesi
"Schuurs e Botman li avevamo trattati: con Sven mi sono mangiato le mani... Ci sono stato tanto dietro, era in prestito all'Heerenveen, doveva rifare il contratto con l'Ajax e a meno di 10 milioni c'era quasi l'intesa. Era l'anno del Covid, era tutto fermo, non ho potuto chiudere per una questione di tempi perché Botman mi piaceva tantissimo. Eravamo quasi da soli nella corsa e il Lille è arrivato dopo...".
E Schuurs?
"Schuurs mi ha impressionato, lo vidi in un'amichevole precampionato. Ero con Gino Pozzo, giocammo con l'Ajax e mi colpì vedendolo dal vivo. L'ho seguito con interesse, siamo stati in contatto, Perr non giocava in prima squadra ancora ma non ci fu la possibilità contingente di investire per prenderlo".
Chi ha portato al Watford è stato invece Ismaila Sarr, record d'investimento per il club di Pozzo
"Un grande talento: è un '98 che ha avuto un'ultima stagione un po’ travagliata per via della Coppa Africa, ma chi lo prende fa un affare…".

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