Estigarribia: "Tudor riporterà la Juve a vincere lo Scudetto. Mi piacerebbe Chiellini presidente"

"Il ruolo di dirigente calza proprio a pennello per Giorgio Chiellini". Parla così ai microfoni di TuttoJuve.com Marcelo Estigarribia, ex esterno sinistro dei bianconeri, che precisa: "In un prossimo futuro poi mi piacerebbe vederlo anche come presidente. È sempre stato intelligente, colto, parlava già diverse lingue, è laureato e vive di Juventus. Serviva una figura bianconera all'interno della società, lui è la persona giusta".
Che ne pensa della Juventus?
"Ha iniziato alla grande con tre vittorie consecutive, poi ha un po' rallentato. È una squadra che non molla mai, che è riuscita sempre a reagire nei momenti di difficoltà e lo dimostra il fatto che sia ancora imbattuta. Ora arriveranno due trasferte difficili con Como e Lazio in campionato, ma la sfida più importante sarà quella con il Real Madrid. In Champions sono arrivati dei pareggi con Dortmund e Villarreal, far bene con il Real significherebbe avvicinarsi alla qualificazione al prossimo turno. Anche se siamo solo all'inizio del torneo".
Manca equilibrio alla Juventus.
"Sì, è vero. Ho notato che non giocano sempre gli stessi giocatori, vedo che non c'è mai lo stesso attaccante o lo stesso centrocampista centrale in due partite di fila. Il mister, però, starà lavorando per trovare una quadra e scegliere così l'undici tipo. Nella Juventus ci sono tanti buoni giocatori e di livello, quindi posso comprendere le sue decisioni. Sono convinto che Igor Tudor sia la persona giusta che riporterà lo Scudetto a Torino. Io, da tifoso, ci spero tanto".
Yildiz è simile a Del Piero?
"Sento molto parlare di questo accostamento, ma non ne sono così convinto. Yildiz lo vedo giocare sull'esterno, mi sembra più un giocatore da assist che da stoccata finale. Alessandro, che faceva gol in tutte le maniere, aveva più l'istinto da goleador. Spero che l'attuale numero 10 possa percorrere le sue gesta e diventare sempre più un punto di riferimento, così come lo è stato Del Piero per la sua generazione".
