False partenze, 26 ko nelle ultime 40. Hellas-Di Francesco, le ragioni del rapido divorzio

Da Roma a Verona, la parabola discendente di Eusebio Di Francesco si riassume anche... con le false partenze. Nella stagione 2018/19, quella dell'esonero sulla panchina giallorossa, il tecnico pescarese totalizzò appena quattro punti nei primi tre turni di campionato. Un bottino magro, considerando il valore della rosa a disposizione. Peggio fece l'anno successivo, alla guida della Samp: zero punti in tre partite, e l'addio burrascoso ai blucerchiati proprio dopo un tonfo al Bentegodi. A Cagliari fu lo stesso: alla terza Eusebio aveva in questo caso un punto, differenza comunque risibile, per quello che fu poi l'epilogo finale.

Un film già visto, dunque: anche questo elemento, squisitamente numerico, ha inciso in maniera decisiva nella scelta drastica dell'Hellas. C'è poi un macrodato che evidenzia ulteriormente il vortice involutivo nel quale pare essere scivolato DiFra: nel computo totale delle ultime quaranta panchine tra Serie A e Coppa Italia, sono addirittura ventisei le sconfitte incassate dall'ex Sassuolo. Quasi due terzi.
Vedremo adesso come proseguirà la carriera di Di Francesco. Anche perché Eusebio, prima di questo crollo verticale, la stoffa ha dimostrato di averla: basti pensare alla semifinale di Champions con la Roma, pinnacolo della sua carriera, o all'effervescenza del gioco espresso in Emilia. Per tornare a quei fasti, però, occorre prima ritrovare sé stessi. Ed è, questo passaggio, tutt'altro che scontato.