Faraoni e i tecnici del passato: "Juric quello che mi ha dato di più. Lui e Tudor ti sfiniscono"

Ai microfoni di Sky Sport, Marco Davide Faraoni ha parlato di diversi temi. Queste le sue parole riguardo ai tecnici avuti in passato: "Quello che mi ha lasciato di più? Non mi nascondo, dico Juric. Mi ha fatto crescere sotto tutti i livelli e i risultati si sono visti. Le mie migliori stagioni sono state con lui e ancora adesso so che alcune cose mi vengono in automatico: chiudere sul secondo palo, gestire la respinta di testa per mirare un compagno, giocare in avanti veloce di prima, evitare di prendere l’uno contro due. Se so fare il quinto di centrocampo in un certo modo, è perché me l’ha insegnato lui".
Rispetto a Tudor, com’era?
"Arrivavano entrambi a sfinirti. Juric di base è un allenatore tranquillo, ma a volte si arrabbia molto. Tudor forse è più leggero, sorride un po’ di più. In tutti i casi, impazzivano tutti e due se nell’uno contro uno perdevi l’uomo. Mi ricordo ancora certe sgridate…".
Ma si aspettava di rimanere ancora senza contratto?
"Sapevo che sarebbe stato molto difficile trovare subito una squadra, per il periodo storico che sta passando il calcio: una volta essere svincolati era quasi un’opportunità, ora è un grosso problema. Però no, non pensavo di essere ancora a casa. Credo di aver guadagnato un po’ di credibilità in questi anni e che gli infortuni, che comunque ci sono stati, facciano parte della carriera di un giocatore, indipendentemente dall’età. Quando era a Verona, Pazzini che stava per smettere mi disse questa frase: ‘È vero che i giovani vanno veloci, ma i vecchi conoscono la strada’. Ecco, io penso di conoscerla e so di volerla camminare ancora per un po’. Perché nonostante l’ultima stagione, amo ancora il calcio. Non è ancora tempo di separarsi”
