Gravina: "Non avrei cacciato Spalletti. L'annuncio? In conferenza è crollato alla prima domanda"
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport per fare il punto sul calcio italiano e sulla Nazionale. Questa la sua ricostruzione sull'addio del commissario tecnico Luciano Spalletti: "Io non l’avrei mandato via neanche dopo Norvegia-Italia. C'era un accordo, che alla fine di quella conferenza io e Luciano, insieme, avremmo annunciato la risoluzione".
L'attuale allenatore della Juve, invece, ha anticipato Gravina annunciando la fine del suo rapporto con gli azzurri: "Sì, è crollato alla prima domanda. Non ha trattenuto la sua esplosione di rabbia. Ma è stata una reazione da italiano vero". Subito dopo, si è offerto di tornare Roberto Mancini: "È vero. Ci ho parlato. Aveva dato la sua ampia disponibilità".
Infine, una battuta sul suo non passo indietro: "Ogni volta che la Nazionale commette un passo falso, immediatamente c’è l’indignazione popolare e si chiedono le teste. Ci sto, è il gioco dei tifosi. Ma noi continuiamo a cercare colpevoli senza renderci conto che la Figc non può imporre certe cose, ma soltanto sensibilizzare. Abbiamo ad esempio approvato una norma che permette di scorporare dal numeratore dell’indicatore del costo del lavoro allargato gli ammortamenti e gli stipendi degli Under 23 italiani. Rendiamo conveniente puntare sui giovani azzurri".











