Inter, che succede? Troppi gol presi, cali di tensione ed errori dei singoli da matita rossa
Prima il derby, adesso l'Atletico Madrid. L'Inter deve trovare la medicina per curare i suoi "malanni", perché in fin dei conti con un gioco da stropicciarsi gli occhi e una miriade di occasioni generate, non riesce a concretizzare sotto porta e si perde nel nulla. Anzi, perde, come accaduto contro il Milan e nell'ultima uscita in Champions League. Sarebbe esagerato dire che è tutto da buttare dalle parti di Appiano, la ciurma di Chivu è in corsa per tutte le competizioni stagionali.
All'origine dei problemi. Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, l'Inter segna tanto ma non abbastanza in più di un'occasione e questa mancanza di cinismo poi finisce per pagarla cara. Sebbene in tutte le 17 partite stagionali abbia creato una mole di possibilità di segnare rilevante. E poi la porta di Sommer non è più blindata: 16 gol presi in 17 gare sono troppi, tenendo presente anche gli avversari in Champions League affrontati finora (eccetto l'Atletico).
Chivu avrebbe fatto appello alla cattiveria, in particolare al reparto offensivo, mentre sono da cancellare i cali di tensione in svariati finali di gara. Infine, non si possono nascondere gli errori individuali di certi giocatori chiamati in causa, dalla palla persa di Pio Esposito dalla quale è nato il corner dei colchoneros per il 2-1 finale alla stasi di Sommer tra i pali e la mancata uscita sulla dinamica del gol di Gimenez. Poi Lautaro Martinez resta un tema da chiarire. Il capitano e attaccante dell'Inter ha siglato 8 gol in 16 partite giocate complessivamente, ma di tutti i big match affrontati (Juventus, Roma, Napoli, Milan e Atletico Madrid) non è mai andato a segno.













