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Inter, Marotta: "Mio percorso qui fatto di emozioni e vittorie, c'è voglia di vincere ancora"

Inter, Marotta: "Mio percorso qui fatto di emozioni e vittorie, c'è voglia di vincere ancora"TUTTO mercato WEB
lunedì 22 aprile 2024, 20:23Serie A
di Paolo Lora Lamia

L’ad dell’Inter Beppe Marotta ha parlato ai microfoni di DAZN prima della stracittadina contro il Milan, valevole per la 33^ giornata di Serie A.

Non è un'ossessione vincere lo scudetto stasera, ma che peso avrebbe per la storia dell'Inter e del calcio italiano?
"Abbiamo l'obiettivo di vincere lo scudetto e la seconda stella, che sarebbe qualcosa di storico. Stasera sarebbe la ciliegina sulla torta, ma non siamo ossessionati. Siamo determinati nel fare una grande prestazione: con essa, arriverà anche il risultato".

Emozionato?
"Un'esperienza del genere non mi è mai capitata, nonostante abbia vinto qualche scudetto. Certamente ti emoziona".

Perché scelse Inzaghi?
"Fu una scelta d'insieme, ma Simone era nel mirino anche di tanti altri dirigenti e aveva dimostrato con la Lazio di far giocare bene la squadra. Siamo stati decisissimi e Lotito si è anche arrabbiato, ma è giusto che un allenatore dopo tanto tempo cambi e con Lotito poi abbiamo chiarito. E' un grande professionista e anche un vincente".

Grande amore da parte del pubblico.
"Il pubblico interista è sempre stato un attore protagonista. Mi ricordo in passato, ma anche questa nuova generazione di tifosi ha grande fede e una forza incredibile. I nostri tifosi danno grandi motivazioni ai ragazzi e alla società".

Il meglio deve ancora venire?
"Il calcio è fatto di cicli, questo è iniziato da poco e c'è voglia di ottenere tanti altri risultati importanti, come la Champions e il Mondiale per Club. L'Inter è tornato ad un livello consono alla sua storia e di questo siamo orgogliosi".

Cosa si porta dietro da questi 6 anni di interismo?
"Non immaginavo di avere un percorso così bello, di grandi emozioni e vittorie. Sono orgoglioso e ho trovato un habitat bello, fatto di grande professionalità con Spalletti, poi con Conte e ora con Inzaghi. Con Ausilio, Baccin e Zanetti abbiamo creato un modello e la squadra non può che trarne giovamento".

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