Inter, si comincia a vedere la mano di Chivu: bene attacco e Sucic, da registrare la difesa

A due settimane dall’esordio in campionato contro il Torino e con ancora due amichevoli da disputare, l’Inter targata Cristian Chivu comincia a mostrare la propria identità. Il test nel Principato di Monaco ha offerto le prime indicazioni concrete su una squadra che, dopo la transizione “soft” vista al Mondiale per Club, ora segue chiaramente i dettami della nuova gestione. E il contraccolpo psicologico della finale di Champions sembra definitivamente archiviato.
Uno dei cambiamenti più evidenti rispetto all’era Inzaghi riguarda l’attacco. Se prima le fortune offensive passavano quasi esclusivamente dai piedi di Lautaro e Thuram, oggi l’Inter può contare su un ventaglio di soluzioni più ampio. La rete decisiva di Bonny e la prestazione solida del giovane Pio Esposito confermano che il reparto offensivo è più completo. Inoltre, ora si cercano più spesso gli uno contro uno e gli inserimenti centrali, in attesa del rientro di Frattesi e Zielinski. In questo contesto, Sucic ha già mostrato lampi da “nuovo Mkhitaryan”.
Qualche nodo da sciogliere rimane però nella retroguardia. La tenuta difensiva è ancora instabile e i centrali Acerbi e De Vrij potrebbero faticare nella lunga stagione. Anche Pavard e Bisseck dovranno alzare il livello, soprattutto in marcatura. Una nuova pedina in difesa potrebbe risultare strategica, così come un’alternativa in mediana se Chivu decidesse di alleggerire la centralità di Calhanoglu nella costruzione. Lo scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
