Italia-Israele, manifestazione pro-Pal a Udine: parla una delle organizzatrici

L’accordo di pace firmato a Sharm el Sheik non ha fermato la manifestazione pro-Pal iniziata pochi minuti per le vie di Udine, a poche ore da Italia-Israele. Dalla città friulana, TMW ha raggiungo una delle organizzatrici, aderente al Comitato per la Palestina: “La tregua, che ci auguriamo sia duratura, non getta le basi per la giustizia e non chiede la fine dell’occupazione, né a Israele di rendere conto per i crimini di guerra e per il genocidio. Di fatto, è un cessate il fuoco che ci auguriamo possa durare, ma non ci sono le basi perché questo accada. E infatti Israele ha già ricominciato a bombardare”.
Chiedevate la sospensione di questa partita per dare un messaggio politico?
“Noi abbiamo diffuso un manifesto a luglio di quest’anno con delle rivendicazioni molto chiare in tal senso, anche sulla sospensione di Israele da Fifa e Uefa per far finire la collaborazione delle istituzioni, sportive e non, con Israele”.
La Palestina è riconosciuta come nazionale FIFA, ma c’è una disparità nel peso politico rispetto a Israele.
“Negli ultimi anni Israele ha ucciso negli ultimi due anni più di 800 sportivi palestinesi, calciatori e non solo, in buona parte bambini. Ha distrutto tutti gli stadi e trasformato uno stadio in un campo di concentramento o quasi. Ha completamente cancellato il diritto di praticare sport, è gravissimo non solo ospitare Israele ma anche non dare lo stesso peso alla Palestina”.
